Welfare

Volontari in carcere, quasi un terzo in più di cinque anni fa

A Roma la CNVG ha esposto gli ultimi dati sul volontariato nei penitenziari italiani. 8.300 volontari, appartenenti a 500 associazioni

di Redazione

ROMA – Presentata stamane, in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati la Quinta rilevazione nazionale sul volontariato penitenziario. Con Claudio Messina, presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, sono intervenuti Renato Frisanco, responsabile ricerca della Fivol, e Luigi Manconi, sottosegretario alla Giustizia con delega al Dap. La ricerca, condotta dalla Fivol in collaborazione con la Direzione generale dei Detenuti e del Trattamento, ha delineato un quadro per alcuni aspetti incoraggiante: sono circa 8.300 volontari che operano nelle strutture detentive del nostro Paese (+28,3% rispetto al 2001), un ?piccolo contingente di pace che opera in un territorio off limits e conduce la sua lotta di resistenza per la tutela di diritti e di garanzie fondamentali?, lo ha definito Messina. Gli 8.300 volontari (che appartengono a circa 500 associazioni censite) hanno operato nel 98% delle strutture carcerarie (in tutto sono 207), realizzando – spesso nell?ambito di un progetto continuativo – attività di diversa natura (di tipo culturale, di animazione, attività religiose e formative). Fra le Regioni, la Toscana è al primo posto sia per numero assoluto di volontari che per coefficiente di presenza in rapporto ai detenuti (1 su 3); seguono Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Basilicata e Sardegna. In fondo alla classifica Molise e Campania (va detto però che il divario Nord-Sud si sta attenuando). La media nazionale è 1 volontario ogni 7 detenuti. Purtroppo la crescita del numero dei volontari accompagna l?incremento del numero di carcerati: a fine 2005 se ne contavano 59.523, ovvero un sovraffollamento di circa 16.500 persone.


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