Cultura

Volontari, imparare a custodire

A Torino, in occasione del Salone del Libro, viene presentata la nuova Guida alla conservazione programmata dei beni culturali. Perché chi tiene vivi i monumenti, è chiamato, sempre più, alla piccola manutenzione

di Giuseppe Frangi

Manutenzione programmata: il volontariato culturale cresce nei numeri, ed evolve anche per responsabilità e compiti. Così l'Associazione di volontarariato Jonas ha messo a punto una Guida a servizio dei volontari. La Guida alla conservazione programmata è uno strumento agile e affidabile sotto il profilo scientifico a disposizione della formazione dei tanti volontari che operano per la valorizzazione dei beni culturali diffusi sul territorio.
Proprio i volontari rappresentano una forza fondamentale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso. In un’epoca di cronica mancanza di risorse e di progressiva riduzione degli investimenti statali rivolti alla manutenzione dei beni culturali, la straordinaria risorsa rappresentata dai volontari che, con dedizione e passione, si occupano di queste testimonianze, diviene uno strumento fondamentale anche nel campo della manutenzione programmata. La “manutenzione programmata” condotta in modo regolare e efficace, pur non essendo la panacea per i tanti problemi che affliggono oggi la gestione dei beni culturali, è il migliore strumento per la conservazione durevole di un bene, oltre che un utile ausilio per il rinvio di interventi di restauro spesso economicamente onerosi e tecnicamente complessi.
Il testo, che è stato pubblicato dall’editore Allemandi, è nato da un lungo corale lavoro di ricerca e di condivisione, partendo dalla ricognizione dettagliata di un’ampia bibliografia. L’impianto del lavoro e la prima stesura è stata sottoposta a revisione critica da parte di funzionari delle Soprintendenze Piemontesi e di restauratori qualificati. Infine il testo è stato sottoposto anche alla lettura, alla revisione e alla sperimentazione operativa di gruppi di persone attive sia nell’ambito del volontariato culturale, che in campo civile e religioso che hanno verificato la leggibilità, l’efficacia e la rispondenza rispetto alla necessità quotidianamente riscontrate nell’ambito della loro attività.

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