Volontariato

Volontari francesi in crescita

In uno studio commissionato dall'associazione France Bénévolat i dati sull'incremento dell'impegno nel volontariato. I giovani aumentano del 32%, mentre in generale l'incremento è del 14%.

di Antonietta Nembri

Il volontariato cresce in Francia. Secondo uno studio commissionato da France Bénévolat a Ifop (pubblicato martedì 18 giugno) 12,5 milioni di francesi fanno volontariato in un’associazione. Dati che vedono un incremento del 12% rispetto al 2010. In totale, sono 20 milioni i cittadini francesi che “donano tempo gratuitamente agli altri o per contribuire a una causa” (di questi il 40% ha più di 15 anni): con un aumento del 14% negli ultimi tre anni delle persone che dichiarano di fare volontariato in generale.
Nel dare la notizia, il sito online de La Croix, riporta il commento della ministra allo sport, gioventù e vita associativa, Valérie Fourneyron, che parla di «una vittoria sui discorsi catastrofici», la ministra sottolinea come «in questi periodi difficili i francesi danno prova di fraternità e mutua assistenza, interessandosi alle cause d’interesse generale»

I giovani sono i più interessati a questo fenomeno: l’incremento dell’impegno volontario tra i 15 e i 35 anni è del 32%, ossia 3,3 milioni di persone. E per la ministra alla gioventù è ovviamente un motivo di soddisfazione dal momento che «si parla di gioventù passiva, egoista e invece noi qui vediamo come è in realtà: generosa, impegnata e che confida nella vita associativa per far evolvere la società nella direzione che essi sostengono». Per la minsitra Fourneyron il commento ai dati con La Croix è stato anche l’occasione per ricordare che in seno al ministero sta per essere creata una punto di accompagnamento in grado di appoggiare la creazione di associazioni di giovani dirette da giovani.

In Francia, inoltre, è in corso una riflessione del ministero dell’istruzione e dell’università per dare maggior peso al riconoscimento formale del volontariato nel percorso scolastico e nell’inserimento lavorativo. Per la ministra alla gioventù questo avverrà grazie a un miglioramento dei processi di convalida delle esperienze acquisite (una sorta di crediti)

Nello studio anche un focus sull’impegno volontario dei meno giovani: tra gli over 50 il 37% degli attivi è impegnato. Il fatto viene giudicato positivamente dal momento che le associazioni cercano sempre di più dei volontari con competenze, capaci cioè di mettere a disposizione delle capacità professionali. E proprio per supportare questa dinamica il governo francese ha allo studio la creazione di un congedo per impegni di volontariato (un’aspettativa). Nello studio non sorprende poi il dato relativo ai pensionati che risultano essere molto impegnati: circa uno su due dichiara di consacrare il proprio tempo a un’associazione

Lo studio inoltre conferma una tendenza già osservata da diversi anni dai responsabili del mondo associativo:se il numero dei volontari cresce globalmente, la durante dell’impegno invece diminuisce a vantaggio di azioni più puntali.

Su questo cambiamento dell’essere volontari e del fare volontariato, Dominique Thierry, presidente di France Bénévolat, l’associazione che si occupa di sviluppare il volontariato aiutando sia le associazioni sia i volontari e gli aspiranti tali su tutto il territorio francese, e che ha commissionato lo studio, invita le associazioni ad «adattarsi a questi nuovi volontari, più giovani e meno costanti» ma che tuttavia esprimo «una forte motivazione ad aiutare»  
 


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