Welfare

Volontari, fate vedere quanto valete

Vittadini: «L'Anno europeo disegna il welfare del futuro». L'inaugurazione italiana in diretta

di Redazione

È stato chiamato lui a tenere la relazione introduttiva dell’appuntamento veneziano dell’Anno europeo del volontariato dell’1 aprile: Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. L’anno europeo, sfida e occasione per il volontariato il titolo della sua relazione.
Quali sono i contenuti di questa sfida?
Bisogna ricordare sempre che è proprio dell’uomo riconoscere la ricchezza delle relazioni positive, lavorare per costruirle, per il bene suo e di chi gli sta attorno. In questo senso, il volontariato è una grande risposta alla crisi ideale di cui oggi siamo prigionieri.
Il volontariato attraversa un momento di appannamento. Perché?
La vera sfida è far sì che crescano realtà sociali che diano opportunità alle persone di sperimentare le loro buone attitudini. Solo le realtà sociali sono in grado di sostenere il desiderio delle persone.
Perché lei dice che l’anno europeo è “un’occasione”?
Bisogna misurare anche in termini quantitativi il valore del volontariato nella vita collettiva. Gli strumenti messi a punto da Lester M. Salamon e pubblicati nel Manual on the Measurement of Volunteer Work fanno capire quanto sia importante il ruolo del volontariato nel ridisegnare il welfare del futuro. Come dice Salamon, il volontariato è sempre «considerato al di fuori di ciò che si chiama la frontiera di produzione dell’economia». Dimostrare con strumenti condivisi il suo peso nella formazione del Pil di un Paese costringerebbe anche la politica ad aprire gli occhi.
C’è chi sostiene che quello volontario è lavoro non pagato. Come risponde?
Conosco questo tipo di rilievi. Ho visto che anche su Vita si è parlato dell’ipotesi di avere lavoro volontario negli asili nido. Questo porta un doppio beneficio: primo, aiuta ad abbattere i costi e le rette per le famiglie; secondo, dà un grande valore aggiunto a livello educativo, perché i volontari in questo case sarebbero o mamme libere dal lavoro o nonne ancora attive. Senza penalizzare l’occupazione; sarebbe anzi un volàno per moltiplicare un’offerta da cui tantissimi oggi sono tagliati fuori.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.