Mondo

Volontari digitali: la rivincita dei nerd nelle Filippine

Un gruppo di "costruttori di mappe" digitali, collaboratori del sito OpenStreetMap, si sono offerti di ricostruire al pc le zone colpite dal ciclone prima della devastazione. Un lavoro prezioso che aiuta la Croce Rossa a concentrare le ricerche di dispersi dove prima sorgevano case e paesi

di Gabriella Meroni

In questi giorni sono migliaia i volontari e gli operatori che si stanno spostando verso le Filippine, teatro di un disastro umanitario di enormi proporzioni. Volontari e operatori che saranno sul campo, fisicamente, ma che potranno contare sull'aiuto virtuale di centinaia di altri volontari, seduti davanti al pc, che forniranno loro informazioni indispensabili per la ricostruzione.
Si tratta di uno dei "miracoli" della tecnologia digitale: una rete mondiale di esperti di mappe online ha deciso spontaneamente di collaborare, ricostruendo una cartina dettagliatissima delle zone colpite dal ciclone Haiyan prima che questo si abbattesse (nella foto, un esempio), e rendesse città, paesi, strade e campi un cumulo indistinto di macerie. Un lavoro molto prezioso, quindi, perché è in grado di dire esattamente ai soccorritori se in un determinato luogo c'erano – per esempio – case abitate o terreni incolti, in modo da sapere se è probabile che ci siano dispersi da trovare o comunque aiuti alimentari o acqua da inviare.
Il gruppo di "angeli delle mappe" è formato da circa 400 operatori specializzati nella creazione di cartine geografiche, tutti collaboratori del sito OpenStreetMap (Osm),  la Wikipedia delle mappe, la cui mission è proprio quella di mappare tutti i territori del mondo nel modo più accurato possibile. Fondato nel 2004,  il sito conta su circa un milione di utilizzatori regolari ed è stato reso possibile da un team di 410 "costruttori di cartine", la gran parte non professionisti, che si sono riuniti nella rete Humanitarian OpenStreetMap Team e si tengono in contatto via Twitter. 
"Questi volontari svolgono un'attività importantissima per noi", ha dichiarato Dale Kunce, ingegnere aerospaziale in forza alla American Red Cross, "perché ci permettono, attraverso una mappatura puntuale dei luoghi in cui sono in corso emergenze, di evitare molto lavoro inutile. Questa è la prima volta che la Croce Rossa collabora ufficialmente con Openstreetmap, perché i promotori ci hanno chiesto di coordinarli. I nostri operatori sul campo stanno usando decine delle loro mappe, per esempio a Tacloban, e sono essenziali". 
La Croce Rossa USA ha iniziato a utiizzare dati geosatellitari riferiti al pre-emergenza durante la fase del post terremoto di Haiti nel 2010, mappando l'intera Port-au-Prince e costruendo un software che aiutò i soccorritori nel loro lavoro. Da allora, è stato istituito all'interno dell'organizzazione un "Team geospaziale" la cui missione è,  nelle parole dell'ingegner Kunce, "aiutare chi è sul campo a prendere decisioni basate sui fatti, non sulle impressioni".
 

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