Volontariato

Voglio raccontarvi la mia prima volta

di Giulio Sensi

Eh sì, devo confessarlo: è successo stamani, è capitato ormai in età adulta. E’ stata una cosa bella, serena, appagante. Ne sono uscito rinvigorito dalla convinzione che ho fatto bene a farlo, anche se potevo aspettare meno tempo.

È stata la mia prima volta.

Molti ragazzi lo fanno prima, ancora da adolescenti. E fanno bene: stamani ho rimpianto di aver fatto passare tutto questo tempo. Perché certe cose vanno fatte quando si è ancora giovani e forti e ancora più in grado di fare del bene agli altri. Un po’ di dolore all’inizio, come un pizzicotto proprio lì. Ma è un dolore dolce che poi si dimentica subito. Non ero solo, certo.

Ero circondato da medici e infermiere super professionali e molto umane. Che curavano ogni minimo dettaglio per mettermi a mio agio. C’era un viavai di gente operosa e generosa, senza perdere la privacy che in queste cose è importante. Perché ognuno ha il suo lettino per farlo, bello comodo. Mentre lo facevo fantasticavo: quello che stavo dando sarà un po’ di vita per qualcuno. Ne ha beneficiato mio nonno quando stava male, forse fra qualche anno dovrò beneficiarne pure io. E allora perché indugiare?

Seduto comodo su quel lettino, guardato a vista da una brava infermiera, ho fatto passare il tempo perdendomi nei miei pensieri come mi piace fare. Ho buttato la mia fantasia dentro quella sacca e sono partito insieme a lei, mentre con la mano stringevo una pallina blu a forma di goccia. E goccia a goccia ho fatto la mia prima donazione e mi sono iscritto all’Avis, l’associazione volontari italiani sangue che in questi anni mi ha contagiato, in modo sano, con la voglia di donare. Grazie soprattutto alla mia cara amica Claudia che di entusiasmo e di idee ne infonde a piene mani.

È stato bello vedere un ospedale efficiente in cui non si sta solo male: si sta bene e ci si va per far stare meglio chi ha bisogno. È un gesto di una civiltà assoluta che unisce le persone. Perchè tu non sai a chi andrà quel sangue che doni, sai solo che andrà a chi ne ha bisogno. Chiunque sia. Come da chiunque potrebbe arrivare quello di cui avrai bisogno tu. Vai e racconta anche tu #LaPrimaVolta.

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