Volontariato

Voce del verbo donare, un podcast per capire la gratuità

Per la piattaforma podcasting di Intesa Sanpaolo On Air, VITA ha chiesto all'economista Luigino Bruni di individuare cinque autori attraverso i quali capire il significato profondo del dono. Grazie alle letture dell'attore Andrea Soffiantini, l'analisi dell'economista diventa un piccolo e suggestivo baedeker al pensiero che genera solidarietà

di Giampaolo Cerri

Si intitola Voce del verbo donare ed è un'antologia sul dono, in cinque atti, che VitaPodcast ha realizzato per la piattaforma di podcasting Intesa Sanpaolo On Air.

Il professor Luigino Bruni, ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma, uno dei massimi esperti di Economia civile, ha scelto infatti cinque autori, scrittori e filosofi, studiosi, dell’antichità e contemporanei, per spiegare il valore del dono. Lo abbiamo intervistato e abbiamo chiamato Andrea Soffiantini, grande attore testoriano, a leggerli.

Ne è scaturito un ideale viaggio dentro le radici letterarie, sociologiche, psicologiche ed economiche di quel gesto gratuito, libero, consapevole che muove l’economia civile nel mondo, che anima milioni di volontari sul pianeta, rendendolo un luogo migliore.

Seguendo il racconto del professor Bruni, l’ascoltatore potrà scoprire, in Victor Hugo, una pagina memorabile de “I miserabili”, quella in cui il vescovo Bienvenu riesce a tramutare un furto in un dono e, in qualche modo, "comprare" l’anima del ladro Jean Valjean. "Il dono diventa cioè perdono", osserva l'economista.

Spostandosi sull’antropologo francese Marcel Mauss, l’ascoltatore si addentra, dice Bruni, “dentro spazio di riflessione sul dono dell’ultimo secolo, grazie alla sua opera, infatti, il dono è diventato ‘fatto sociale totale’ e una relazione ternaria: dare-accettare-contraccambiare, con l’anima delle cose donate, lo hau, che grida quando il dono resta senza reciprocità”.


Col sociologo Luc Boltanski, si parla dell’agape, “la forma dell’amore cristiano, diversa dall’eros e dalla philia, che lui desume da Francesco di Assisi”, osserva il professore. Un tipo di dono che, aggiunge Bruni, “supera la misura della condizionalità. Il dono, per Boltanski, sa essere più grande della già grandissima reciprocità”. l brano è tratto da Stati di pace. Una sociologia dell’amore (ed. Vita e Pensiero).

Un altro francese, il filosofo Marcel Hénaff, ci accompagna alla scoperta della gratitudine. “Secondo questo studioso, è quasi tutto nella vita ma qualche volte, gli esseri umani sono capaci di cominciare ad amare, a donare e a donarsi, anche quando manca”. Il brano letto da Soffiantini è tratto da Il prezzo della verità, il dono, il denaro, la filosofia, edito da Città aperta.

Voce del verbo donare si conclude con Lucio Seneca, perché, spiega Bruni, “al filosofo romano dobbiamo il concetto di dono in quanto “beneficio” e come “attivatore” di relazioni. Per lui, donare non è solo un’espressione di virtù pubblica nei confronti dello Stato, come nel caso della filantropia, ma diventa una autentica grammatica interpersonale”.

Insomma, un’occasione davvero unica, imperdibile, di approfondimento culturale, soprattutto per quanti, ogni giorno, lavorano, si impegnano, costruiscono “senza fine di lucro”.

Ascolta Voce del verbo donare su Intesa Sanpaolo On Air

Ascolta gli altri episodi di VitaPodcast su Spotify.

Nella foto di apertura, volontari Anpas

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