Politica

Vittadini: «Troppi tagli orizzontali»

Il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà: «Allargare gli spazi del terzo settore»

di Redazione

«Troppi tagli orizzontali in questa manovra. Quando tagli lo Stato centrale devi allargare gli spazi del terzo settore». A parlare è Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, intervistato dal quotidiano Avvenire, il quale si dice convinto che «il rigore di Tremonti era necessario per salvare il Paese dalla deriva greca», ma afferma di non condividere «i tagli orizzontali che penalizzano gli enti locali virtuosi per trattarli alla stregua di quelli che per decenni hanno governato a debito».

«Non ci si può fermare sulla soglia dei costi della politica, non ci sono enti “intoccabili”, come le Province o enti tenuti in vita solo per finanziare posti di lavoro», ammonisce. Quanto al tema dell’assistenza, secondo Vittadini il governo «non si sta impegnando abbastanza, anche se la delega assistenziale e certi spunti sul federalismo fiscale, contengono in nuce il nuovo Stato sociale sussidiario caro alla dottrine sociale della Chiesa perché mette al centro il valore della persona. Secondo il principio di sussidiarietà, le realtà sociali note come terzo settore devono accrescere il loro contributo. Questa è una strada obbligata per ogni governo che voglia il bene comune». Secondo Vittadini, le misure da attuare nei prossimi anni sono «quelle, come il 5 per mille, la dote, i voucher e una detassazione “nel merito”, cioè non indiscriminata, che permettono di Finanziare le scelte del cittadino, che così può scegliere i servizi in base alle proprie esigenze».


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