Volontariato

Vite più forti dell’audience

Rai ‘98 punta sul sociale. Con “Ho bisogno di te” nella versione quotidiana e settimanale. Con “Film vero”, che in seconda serata partirà dai fatti per dare il via alla riflessione Con la radio, che r

di Alessandro Sortino

C?è un denominatore comune, un taglio uniforme, che unisce la radio e la televisione sociale con marchio Rai, di inizio ?98. Ed è questo: informare raccontando storie. Lo fa ?Film Vero?, programma di Format giunto al terzo anno di vita, ma lo fa anche ?Camminare il mondo?, trasmissione radiofonica che per venti puntate fa raccontare ai barboni d?Italia le loro storie. E infine lo fa la sigla ?Ho bisogno di te?, la trasmissione sociale per eccellenza di Rai due, che ha presentato una nuova versione della sua striscia mattutina, dal titolo ?Racconti di vita? e in quella settimanale (?Giornata particolare) in onda il sabato alle 16,30. La massa di informazioni sempre più disorganizzate, in Tv e altrove, trovano nella storia una coesione che le rende fruibili. ?Film Vero? si spinge, in questa promiscuità della realtà con la finzione fino all?estremo. Il programma è firmato da Giorgio Montefoschi, insieme a Alberto Isopi, Brunetta Lanaro e Anna Scalfati, che conduce in studio. Andrà in onda il giovedì, alle 22,55 a partire dal 12 febbraio, tornando in seconda serata dopo l?esperimento anticipato del ?96/?97. Funzionerà così: la prima mezz?ora sarà occupata da una storia filmata, una vicenda realmente accaduta ricostruita come un film dai registi della trasmissione. Nella seconda parte sono di scena le parole: in studio verrà raccontata un?altra storia simile a quella filmata, con ospiti qualificati a commentarla e discuterla, in modo da suscitare la riflessione. Spiega Anna Scalfati: «Noi crediamo nel valore della storia, perché racconta qualcosa che ci riguarda. Il difficile non è trovare una tragedia, che faccia piangere per fare ascolto, è trovare una storia significativa che scateni la riflessione». Simile il taglio dellle nuove produzioni di ?Ho bisogno di te?, condotta da Giovanni Anversa. Nella striscia mattutina di un quarto d?ora Anversa trasmette da un mercato rionale. Insieme a lui due ospiti raccontano le loro storie. Si tratta di storie che dialogano tra di loro, accomunate da un problema, ma diverse nell?esito. «Il nostro obbiettivo» spiega Anversa «è raccontare i passaggi attraverso i quali si trovano le soluzioni. I percorsi di attivazione delle persone. Confrontandoli con i problemi irrisolti, con i casi nei quali questo percorso si è inceppato». Contemporaneamente ai racconti scorrono in sovrimpressione le scritte con gli indirizzi e le informazioni utili. Le storie che racconta Mirella Fulvi , nel suo programma ?Camminare il mondo? dal lunedì al venerdì su RadioUno al 13, 30, per venti puntate fino al 13 febbraio hanno un ottica opposta. Vi si narrano le vicende di coloro che non ce l?hanno fatta, a non lasciarsi andare. Li chiamiamo ?Barboni?. Interessante la soluzione narrativa escogitata da Mirella Fulvi: ha eliminato completamente la sua voce. Ha lasciato solo quella dei ?Clochard? con un commento musicale che fa da contrappunto al narrato. Ci sono dei commenti, sì, ma di bambini di 5 anni. A loro il compito di interpretare la sguardo dei ?normali?. E questo compito lo svolgono benissimo: senza ipocrisie, con poesia e cinismo. Ultima novità è il nuovo sito Internet Rai che partirà il 29 gennaio. Nella sua home page la presentazione del Segretariato sociale che ogni settimana proporrà il palinsesto sociale della Rai, radio e tv.


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