Welfare
Vitaeurope: il portale più aperto dEuropa
Vita, insieme a nove partner distribuiti in otto Paesi, propone un nuovo strumento che mette in rete le migliori pratiche del Terzo settore in tutto il continente.
Sapevate che nel Regno Unito esistono quasi 200 Cic, imprese profit che, per statuto, devono fare del bene oltre che il business? E che il 16 aprile, in Russia, entra in vigore la legge imbavaglia ong voluta da Vladimir Putin? Lo sapevate che in Spagna esiste un conto corrente etico senza costi per i clienti?
Tranquilli, non stiamo per darvi la notizia di un quizzone televisivo dedicato al terzo settore. Ma quella della nascita di Vita Europe: un sito e una newsletter quindicinale, gratuita e in lingua inglese, nata per dar voce alle best practice della società civile internazionale e per stimolare i suoi protagonisti a pensare in grande. Cioè oltreconfine, ampliando le frontiere del loro operato e della loro vision. E oltre i vincoli imposti dalle regole dell?agire sociale tradizionale.
L’idea
Di uno strumento informativo che stimolasse idee, networking e lobby tra i protagonisti della società civile e tra i politici sensibili alle sue istanze, Vita Content Company sentiva l?esigenza da tempo. Con l?allargamento a Est dell?Unione europea, e con la conseguente curiosità di avvicinare un terzo settore giovane e sconosciuto, però quell?esigenza è diventata urgenza. Per questo, alle ore 10 del 12 dicembre 2005, dalla nostra redazione è partita un?email indirizzata ad organi di informazione e giornalisti della vecchia e della nuova Europa specializzati in non profit: «Vogliamo creare uno strumento che espanda i confini del terzo settore, che stimoli idee e campagne comuni. Che ve ne pare?».
Alle 15 dello stesso giorno, da Durham, Regno Unito, sede della cooperativa Alpha Communication, arriva questa risposta: «Questa è un?incredibile coincidenza. Anche noi discutiamo da tempo sulla necessità di creare un giornale europeo dedicato all?economia civile. Siamo felici che parta dall?Italia la proposta di scriverlo direttamente in inglese». In Inglese, già: la lingua ufficiale dei cooperanti in missione, dei ragazzi che scelgono il servizio civile internazionale, dei comunicati Onu, dei bandi di finanziamento.
Le antenne
L?entusiasmo di Alpha Communication ci convince a spingere sull?acceleratore, e in tre mesi Vita Europe è pronta. Oggi ha un sito, www.vitaeurope.org, da cui è possibile iscriversi alla newsletter. Uno sponsor, il gruppo UniCredit, e una rete di nove partner che spaziano dalla Spagna all?Ucraina passando per Slovenia, Lettonia e Ungheria.
L?identikit delle nostre antenne in giro per l?Europa? Sfaccettato quanto il terzo settore. Tra i partner figurano cooperative come il Gabinet d?Estudis Socials di Barcellona, specializzato nella ricerca e valutazione di politiche sull?esclusione sociale, associazioni come la European House ungherese dedicata alla promozione della società civile e imprese sociali come Zeest, società di consulenza francese focalizzata sui temi dello sviluppo sostenibile. Per tutti, la stessa sfida: inviare alla redazione di Vita Europe le notizie, le interviste e gli articoli più interessanti per capire come e in che direzione si muove la società civile del loro paese.
Le categorie
Per facilitare e velocizzare la consultazione della newsletter, il materiale elaborato dai partner è suddiviso in quattro grandi categorie tematiche che corrispondono ai principali campi d?azione del terzo settore: giving, development and external aid, public health and environment, third sector and social firms. Come è facile intuire, la prima è dedicata alle buone pratiche di filantropia e fund raising e a strumenti legislativi per incentivare la donazione, la seconda all?aiuto pubblico allo sviluppo e alla cooperazione, la terza alla salute e all?ambiente e la quarta all?impresa sociale.
Attualmente, ricevono Vita Europe oltre mille protagonisti della società civile europea e delle istituzioni interessante alla visione del mondo e alle soluzioni pratiche che propone.
Pe entrare nel club basta iscriversi alla newsletter dal sito www.vitaeurope.org
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