Economia

Vita prima Società Benefit quotata all’AIM di Borsa di Milano

L’Assemblea straordinaria dei soci di VITA Spa ha deliberato oggi un’integrazione all’articolo 3 “Oggetto” dello Statuto al fine di indicare le finalità di beneficio comune che la Società intende perseguire

di Redazione

L’Assemblea straordinaria dei soci di VITA Spa ha deliberato oggi un’integrazione all’articolo 3 “Oggetto” dello Statuto al fine di indicare le finalità di beneficio comune che la Società intende perseguire, in linea con quanto previsto dalla normativa che regola le ‘Società Benefit’.

La Legge di stabilità 2016 ha infatti introdotto disposizioni volte a “promuovere la costituzione e favorire la diffusione di società, di seguito denominate «Società Benefit», che nell'esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse”.

«Si tratta di un’opportunità legislativa che in qualche modo riconosce la storia più che ventennale di VITA S.p.A.», ha sottolineato il presidente Riccardo Bonacina, «Siamo una società con una missione chiara e già esplicitata dallo statuto attuale ossia diffondere la cultura della solidarietà e della responsabilità, e che già prevede la non distribuzione ai soci di remunerazioni periodiche dell’investimento azionario sotto forma di dividendi (art. 25). La «società benefit» appare quindi come un abito giuridico adeguato alle nostre finalità, alla nostra mission e al nostro Dna, inoltre costringerà la società a sottoporsi ad un assessment test che certifica la generazione di valore per la comunità da parte dell’azienda, scommettendo una volta di più sul nostro capitale reputazionale e sulle nostre pratiche sostenibili sia dal punto di vista sociale che economico. Inoltre, questa scelta ci porrà tra le prime «società benefit» e prima SB quotata all’Aim, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane».

L’Assemblea degli Azionisti ha approvato le modifiche statutarie al fine d indicare nell’oggetto sociale le finalità di beneficio comune che la Società intende perseguire, in linea con quanto previsto dalla normativa che regola le ‘Società Benefit’ (previsioni introdotte dall’art. 1, commi da 376 a 384 della Legge n. 208/2015 in materia di Società Benefit), introducendo il seguente comma all’articolo 3 del proprio Statuto sociale: «Nell’esercizio della propria attività, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente, la società persegue le seguenti finalità di beneficio comune:

  • Promuovere e diffondere modelli economici e sociali sostenibili con particolare attenzione alle forme di impresa sociale e al loro sviluppo attraverso la narrazione multimediale e le iniziative di community per la loro messa in rete off line e online;
  • Dare voce ai gruppi sociali intermedi, alle realtà non profit italiane ed europee e alle libere aggregazioni di cittadini che esercitano la propria responsabilità di fronte ai bisogni senza delegarne ad altri la risposta;
  • Collaborare con le organizzazioni profit e non profit per contribuire al loro sviluppo e amplificare l’impatto sociale positivo del loro operato.

In Italia risultano attualmente operanti 32 "società benefit", introdotte dalla L. 208/2015 (legge di stabilità 2016). In particolare, ad esse sono dedicati i commi 376 – 384 dell'art. 1.
Queste 32 società hanno le seguenti caratteristiche: 17 erano già esistenti anteriormente al 2016, mentre 15 sono state costituite successivamente all'entrata in vigore della nuova disciplina; 31 sono srl ed 1 è Spa.

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