Economia

Vita International sbarca a Bruxelles

Senza frontiere

di Redazione

Il nuovo progetto è stato presentato
al Comitato economico e sociale europeoPrimi passi di Vita International a Bruxelles. Su invito del Cese – Comitato economico e sociale europeo e del suo presidente Mario Sepi, Vita ha presentato il suo ultimo progetto editoriale presso il Gruppo Comunicazione dell’organo consultivo dell’Unione Europea. Davanti a una platea composta da membri ed esperti incaricati di informare i cittadini Ue sulle attività e gli orientamenti politici del Cese, Vita ha spiegato le ragioni che hanno spinto l’azienda ad aprire nel maggio scorso una sede nella capitale europea: intensificare la sua apertura all’Europa e al mondo, e rafforzare i suoi siti d’informazione (in inglese) dedicati alla società civile Ue e all’Africa.
Essere nel cuore dello spazio europeo è una conditio sine qua non per stare al passo con i cambiamenti profondi che stanno stravolgendo il Vecchio continente e promuovere il settore non profit europeo e italiano. Durante l’incontro, è stata presentata in anteprima ai membri del Cese l’entrata in Borsa della Società editoriale Vita entro fine settembre, nel segmento dedicato alle piccole e medie impreseAim (Alternative Investment Market).
Come ha ricordato il presidente del Gruppo, Riccardo Bonacina, «la quotazione di Società editoriale Vita sarà il primo caso al mondo di quotazione sul mercato di capitali di una società per azioni che non distribuisce dividendi per previsione statutaria, aprendo così la strada dell’accesso al mercato di capitali di un nuovo tipo di impresa e di un nuovo profilo di azioni». La notizia ha destato non poca sorpresa presso i responsabili del Comitato economico e sociale europeo, tra cui la sua vice presidente, Irini Pari. «Senza dubbio», ha assicurato la Pari, «l’avventura editoriale portata avanti da Vita è un caso unico in Europa che andrebbe seguito da molto vicino. La scelta poi di quotarsi in Borsa simboleggia le trasformazioni profonde del terzo settore europeo e le nuove sfide che attendono il mondo non profit in questo periodo di crisi economica».

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