Suona bene no? Potrebbe rappresentare un’ulteriore, interessante evoluzione del gruppo editoriale Vita. Una fondazione per finanziare micro progetti di informazione dal basso che potrebbero trovare nel magazine e negli altri media del gruppo uno sbocco ulteriore e, insieme, costituire una fomidabile fonte di ispirazione. Ad esempio: è appena uscito il numero di Communitas dedicato alla rigenerazione degli asset comunitari: potrebbe essere completato e arricchito con tante altre storie raccontate dai diretti interessati, cioè dalle organizzazioni che promuovono la ristrutturazione di beni comunitari. L’idea peraltro non è nuova. Basta leggersi l’articolo di Luca De Biase sul numero di Nova in edicola domenica scorsa. Un’interessante analisi sul ruolo delle fondazioni non profit americane per il sostegno ad iniziative di citizen journalism. Il non profit che salva e insieme rinnova il giornalismo. Una sfida che va a pennello per un gruppo editoriale, come Vita, che proprio la società civile si propone di raccontare e di valorizzare. Scommettiamo che questa iniziativa sarebbe ben accolta anche dagli azionisti?
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