Formazione

Vita e Swg presentano due ricerche. Come dite volontari?

La rappresentazione del volontariato sui quotidiani e la percezione nell’opinione pubblica. Indagini con sorpresa.

di Redazione

Ma quanto conta il volontariato oggi? Quanto pesa sulle pagine dei quotidiani italiani, che posto ha nella formazione della pubblica opinione? A queste domande proveranno a dar risposta due ricerche che vengono presentate martedì 11 marzo a Milano (ore 10, Fondazione Ambrosianeum, via delle Ore), di cui siamo in grado di anticipare qualche dato. La prima, Il volontariato in pagina, ha analizzato, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, la rappresentazione del volontariato su 29 quotidiani italiani, 17 testate nazionali e 12 locali, in un periodo di quattro settimane (dal 22 ottobre al 22 novembre 2002). Sono stati analizzati, dall?équipe di Vita comunicazione e con il coordinamento di Riccardo Bonacina, circa 90mila articoli procedendo a una ricerca per parole chiave: ?volontariato? e ?volontario/i? sino a totalizzare il numero complessivo di occorrenze sul totale dei quotidiani e per singole testate. In un secondo tempo si è poi valutato il rilievo attribuito agli articoli in termini di collocazione nella foliazione del giornale, di impatto grafico; si sono ricostruite le modalità di argomentazione e gli stili di lettura implicati a livello di titolazione, di uso delle immagini, cercando di capire quanto il volontariato fosse, oltre che oggetto di interesse, anche soggetto del discorso analizzando le principali modalità del linguaggio usato per rappresentarlo. La ricerca è ovviamente piena di dati e di sorprese, anche perché comparata con un?indagine svolta dalla stessa équipe e con la medesima metodologia 4 anni fa. Si scopre, per esempio, che il numero di articoli complessivamente dedicati al volontariato e alle sue iniziative è aumentato, in 4 anni, da 10,5 articoli al giorno del 1998 agli 11,25 del 2002. Un aumento, però dovuto alla grande crescita di attenzione della stampa locale a fronte di un arretramento di quella dei grandi quotidiani. Spiega Bonacina: “Sino al 1998/99, la parola ?volontariato? nominava e indicava tutto ciò che si muoveva nell?ambito dell?associazionismo, oggi siamo in presenza di un vocabolario, anche giornalistico, più ricco, specifico, dettagliato. Si parla di Terzo settore, di impresa sociale, di economia civile, di settore non profit o senza fine di lucro. Senza considerare questa evoluzione del vocabolario che cerca di cogliere le maggiori specificità, anche la lettura dei risultati della ricerca risulterebbe falsata”. Interessante anche la classifica di attenzione delle testate: primeggiano Il Giorno e Il Corriere della sera, mentre arretrano, rispetto al 98, Avvenire e Repubblica, tra i quotidiani locali in testa L?Eco di Bergamo e La Provincia di Como. Classifiche sono previste anche dalla seconda ricerca, Gli italiani e il non profit a cura di Swg. Un?indagine sulla conoscenza e la percezione del non profit nell?opinione pubblica. Interessanti anche le notazioni sul vocabolario usato dagli italiani per dire ?non profit?. Info: 02.552298356


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