Iniziative

Welfare, a Napoli la Social Cooperatives International School

L'evento è organizzato da Confcooperative Federsolidarietà e richiama persone da tutto il mondo per confrontarsi su inclusione, sostenibilità ambientale e innovazioni avanzate nel settore nella cura delle persone

di Redazione

A Napoli in questi giorni (dal 5 all’8 ottobre)  è in corso l’appuntamento con la Social Cooperatives International School Scis2023, un evento giunto alla sesta edizione e organizzato da Confcooperative Federsolidarietà, in partnership con Cicopa e il supporto di Ashoka Italia. 

Come conciliare sostenibilità ambientale e sociale, rispettare l’ambiente, promuovere avanzamento tecnologico e allo stesso tempo tenere al passo coi tempi le persone più fragili? Come cambiare e innovare la cura e l’assistenza garantendo l’accesso ad una fascia di popolazione sempre più elevata con attenzione alla qualità? Sfide che diventano concrete in un paese come il nostro alle prese con la lotta alla povertà educativa e a rispondere ai bisogni di anziani e disabili e alle quali si cercherà di dare risposte durante la Social Cooperatives International School .

«Se dobbiamo assistere persone anziane, se dobbiamo creare posti di lavoro anche per persone fragili parliamo tutti la stessa lingua», afferma Stefano Granata, presidente di Confcooperative Federsolidarietà. «Ma il dato più eclatante è che con la nostra scuola internazionale abbiamo avuto la conferma che il modello della cooperazione sociale è un Made in Italy a cui molti si stanno ispirando. Parleremo – prosegue Granata – di innovazione e prospettive con esperti provenienti da Commissione Europea, Organizzazione Mondiale della Sanità, Eurofound, ci confronteremo con le più recenti iniziative del Parlamento Europeo con l’On. Patrizia Toia. Coinvolgeremo -conclude il presidente Granata- Banca Etica e Social Impact Agenda per parlare di finanza di impatto a servizio di temi quali l’assistenza e la cura, la sostenibilità e l’economia circolare».

Quattro cooperative italiane invitate (Vesti SolidaleConsorzio Eco 3La MeridianaCentro Papa Giovanni XXIII), illustreranno ai partecipanti la loro vision e strategia, mettendo in luce i punti di forza del loro lavoro, mostrando come realizzare in concreto quell’idea di benessere comune.

Punto forte della Scis2023 è il metodo di “accelerazione di networking” allestendo dei workshop di business2businesscostruiti per stimolare la creazione di partenariati e lo sviluppo di progetti imprenditoriali. I partecipanti – iscritti da 4 continenti, 12 paesi diversi – verranno coinvolti in attività che mirano ad approfondire la conoscenza del mondo della cooperazione sociale, ma anche a stimolare e a migliorare la propria vision dell’attività che stanno svolgendo, puntando a implementare quella creatività d’impresa che fa del settore sociale il più partecipativo e sensibile tra tutti.

La scuola inoltre fa tappa in tre cooperative sociali partenopee, che con il loro esempio presentano concretamente l’innovazione in pratica: il complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, gestita dalla cooperativa ParteNeapolis, testimonia come il turismo possa essere accessibile e fruibile a tutti attraverso una stratta collaborazione tra cooperatori e la comunità; il centro Ciro Colonna, dimostra come un bene inutilizzato (in questo caso una scuola in disuso) possa diventare un luogo di aggregazione e crescita personale e professionale per l’intero distretto; Villa Fernandes è uno degli esempi virtuosi della gestione dei beni sottratti alla mafia, volto ad offrire i servizi ‘mancanti’ a tutti coloro che si avventurano nel loro giardino.

Ashoka, organizzazione che mira a plasmare gli “agenti del cambiamento”, guiderà i partecipanti nell’elaborazione degli stimoli ed informazioni ricevute, giocando ad immaginare nuove imprese o attività, pianificando nuove strategie da realizzare una volta tornati a casa.

L’8 ottobre si chiudono i lavori della scuola ma non quelli dei partecipanti: la condivisione di buone prassi ed esperienze che i partecipanti porteranno con sé fanno parte del bagaglio che la scuola mette a disposizione di ognuno.

Foto: in apertura il gruppo dell’edizione 2019

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