Inclusione sociale

Salento, a scuola di muretti a secco per imparare un mestiere

A Casarano, in provincia di Lecce, sta nascendo una scuola/cantiere per far apprendere l’arte dei muretti a secco. Il progetto “Nel cuore dei Mestieri – I Ricami di Pietra”, promosso dall’Associazione Formazione Globale punta ad insegnare questo antico mestiere e favorire l’inserimento lavorativo di 80 persone in fragilità sociale ed economica

di Emiliano Moccia

Accatastare le pietre una sopra l’altra, senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca. Pezzi unici, a volte imperfetti, sporgenti, ma comunque pienamente funzionali da essere utilizzati per l’allevamento del bestiame, l’agricoltura o come abitazioni in molte aree rurali. Soprattutto in Puglia, nel Salento, sul Gargano, nella Murgia barese. Tanto che l’arte dei muretti a secco nel 2018 è stata iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. «Queste conoscenze pratiche vengono conservate e tramandate nelle comunità rurali, in cui hanno radici profonde, e tra i professionisti del settore edile» scriveva l’Unesco nella sua motivazione. Ma negli anni le cose sono un po’ cambiate. E non è più così facile trovare manodopera specializzata nella costruzione o manutenzione di queste piccole opere d’arte che arricchiscono il paesaggio rurale e agricolo pugliese e non solo.

La scuola ha l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone con fragilità, facendo leva sul recupero e la valorizzazione di questo antico mestiere, sull’arte dei muretti a secco

– Giuliana Longo

Anche per questo, nel territorio di Casarano, in provincia di Lecce, sta nascendo una sorta di scuola per insegnare e far apprendere l’arte dei muretti a secco. Una scuola che ha «l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone con fragilità, a rischio di marginalità, devianza e disagio sociale presenti nella nostra comunità, facendo leva sul recupero e la valorizzazione di questo antico mestiere, sull’arte dei muretti a secco, utilizzata in tutta Italia e nel Mediterraneo. Una tecnica ecosostenibile dalle origini antichissime, iscritta da qualche anno anche nel Patrimonio Unesco». Giuliana Longo sta seguendo tutte le fasi del progetto “Nel cuore dei Mestieri – I Ricami di Pietra”. E’ lei, infatti, la progettista dell’Associazione Formazione Globale, l’ente capofila di questo percorso professionalizzante che raggruppa diversi partner pubblici e privati che, grazie al sostegno di Fondazione Con il Sud ed Enel Cuore, hanno voluto dare vita all’iniziativa “I Ricami di Pietra”. Ad essere ricamate, però, non saranno solo le pietre da incastonare con cura per realizzare i muretti a secco, ma anche le vite dei beneficiari a cui si rivolge la scuola-cantiere.

La locandina che lancia l’iniziativa

«C’è una grossa domanda di lavoro nei territori per rigenerare i muretti a secco presenti o costruirne di nuovi, ma l’offerta della manodopera è piuttosto scarsa» spiega Longo. «Per questo, abbiamo immaginato di sviluppare questo percorso di orientamento, formazione, accompagnamento alla creazione di impresa come un cantiere-scuola destinato a 80 persone, italiani e migranti, senza distinzione di genere, che provengono da situazioni di fragilità sociale ed economica. Si tratta di un cammino di formazione della durata di 180 ore: 100 in aula e laboratorio ed 80 sul cantiere, ad imparare sul campo come si realizzano i muretti a secco. Anche perché la stessa Regione Puglia, avvalendosi dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale, ha finanziato il ripristino dei muretti a secco con l’obiettivo di salvaguardare il paesaggio agrario locale, riconoscendone il valore fortemente culturale e identitario».

Il progetto si inserisce anche nel filone dell’innovazione sociale. «La tecnica dei muretti a secco è già di per sé ecosostenibile, ma useremo nuovi materiali che non impattano sull’ambiente e avvieremo tecniche di rilevazione attraverso i droni per geolocalizzare la presenza dei muretti a secco e realizzare una nuova mappatura di questo patrimonio artistico» aggiunge Longo. «Ma il traguardo più ambizioso è quello di dare vita al termine del percorso formativo ad una cooperativa sociale, sostenendola con delle borse lavoro, per dar modo a chi ha partecipato e sente di aver acquisito le competenze necessarie, di iniziare a lavorare in questo settore. Perché vogliamo servire non solo il territorio di Casarano o del Salento, ma anche gli altri territori pugliesi dove i muretti a secco sono molto presenti, ampliando il raggio d’azione e creando occasioni occupazionali».

Nel 2018 l’arte dei muretti a secco è stata iscritta nel patrimonio immateriale culturale dell’Unesco

Per la selezione dei beneficiari sono stati attivati interventi di animazione territoriale e laboratori con l’aiuto di parrocchie, centri per l’impiego, pro loco, associazioni e comuni dell’Ambito di Casarano. Partner del progetto promosso dall’Associazione Formazione Globale e sostenuto da Fondazione Con il Sud ed Enel Cuore attraverso il bando “Nel Cuore del Sud” – Iniziative di inserimento sociale attraverso la valorizzazione delle eccellenze e dei mestieri tradizionali nelle aree interne meridionali – sono: Comune di Casarano, centro di ricerca e tecnologia Cetma, Ordine degli Architetti di Lecce, Cooperativa Rinascita, Arci Lecce.

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