Solidarietà & Volontariato

Ricerca, cultura, welfare: gli assi per migliorare i territori pugliesi

L’azione della Fondazione Puglia che attraverso bandi e affidamenti diretti si pone l’obiettivo di generare impatto sociale e culturale in tutte le province. Anche nei piccoli centri e le periferie. Antonio Castorani, presidente dell’ente che ha sede a Bari, fa un bilancio sulle attività sostenute lo scorso anno e guarda agli interventi da avviare per superare le criticità rilevate

di Emiliano Moccia

Ricerca, cultura, welfare. Sono le tre parole chiave su cui si basa l’attività filantropica della Fondazione Puglia. Tre assi da giocare ogni anno, tre linee di intervento che orientano l’attività e smuovono risorse, soprattutto economiche, con la finalità di «migliorare la qualità della vita delle persone e sostenere coloro che vivono in situazioni di fragilità sociale». Antonio Castorani è il presidente della Fondazione di origine bancaria con sede a bari che, attraverso la sua azione, punta a generare impatto sociale e culturale in tutti i territori della Puglia. Soprattutto, nell’ultimo anno, grazie a delle lievi modifiche dei bandi che «hanno permesso di incidere con maggior forza nelle province pugliesi, anche nei piccoli centri, spesso distanti ed esclusi dalle varie opportunità che ci sono. E il bilancio di questo ultimo anno è stato molto positivo, forse più delle precedenti edizioni».

Antonio Castorani, presidente della Fondazione Puglia

L’azione della Fondazione Puglia, quindi, «si sviluppa attraverso la pubblicazione di bandi specifici che avvengono dopo l’approvazione del bilancio o interventi diretti. La nostra è una Fondazione di origine bancaria che concentra le sue finalità su tre filoni principali: ricerca, arte e cultura, welfare» prosegue Castorani. «Quest’anno abbiamo deciso di finanziare il settore della ricerca scientifica e agro-ambientale con un’erogazione complessiva di circa 800mila euro, individuando pochi progetti ma ben calibrati e qualitativamente importanti. Come l’acquisto di apparecchiature diagnostiche o il sostengo alla ricerca oncologica. Per quanto riguarda arte e cultura, invece, abbiamo avuto un approccio diverso rispetto al passato. Ci siamo concentrati nel sostenere iniziative che si sviluppavano nelle periferie, nei centri più piccoli, perché volevamo avvicinare le persone in fragilità economica e sociale al mondo della musica, del teatro, dell’arte. Abbiamo stanziato per questa misura 600mila euro di risorse, che sono state utilizzate anche per affiancare interventi di restauro destinati ai Comuni inclusi nell’elenco regionale dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e delle Città d’arte».

La nostra Fondazione concentra le sue finalità su tre filoni principali: ricerca, arte e cultura, welfare

– Antonio Castorani

Apparecchiature acquistate dalla Fondazione Puglia per sostenere la ricerca

Infine, il welfare, dove anche quest’anno la Fondazione Puglia ha «confermato il sostegno principale alla disabilità, sostenendo realtà che svolgono attività che puntano a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro famigliari. L’associazione HBari2003, per esempio, che gestisce una squadra di basket in carrozzina e così via. Per questa misura abbiamo stanziato 1.500.000 di euro. E’ il settore su cui investiamo più risorse» prosegue Castorani «che ci permette di distribuire interventi su tutte le province pugliesi, offrendoci la possibilità di diffonderci nei vari territori, anche in centri piccoli come Cavallino, Adelfia, Giovinazzo. Una diffusione resa possibile quest’anno anche grazie alla sinergia con il Centro di Servizi al Volontariato, che ci ha permesso di divulgare maggiormente in nostri bandi e questo ci rende contenti. Perché se arrivano più domande possiamo valutare meglio, conoscere nuove realtà, ottimizzare le risorse».

Adesso, dunque, è tempo di lavorare sulla chiusura dell’ultimo bilancio per programmare il nuovo ciclo di attività e la pubblicazione dei nuovi bandi. Anche se Castorani vuole impattare ancora con più forza nei territori, dopo aver rilavato alcune «criticità che vengono dalla lettura dei nuovi bisogni primari dei cittadini. La mia ambizione» confessa il presidente «è che come Fondazione riuscissimo a sostenere le famiglie che non sono più in grado di pagare la retta degli asili nido, soprattutto nei piccoli centri dove ci sono famiglie con disagio economico che vivono questo problema. E poi vorremmo sostenere più mense dei poveri, perché come sta accadendo anche qui a Bari i poveri sono aumentati, sono cresciute le persone che non riescono a mettere il piatto tavola e si rivolgono alle Caritas o alle associazioni che organizzano pranzi e cene per chi ne ha bisogno. Ci piacerebbe fare sistema con enti pubblici e privati per raggiungere questi nuovi obiettivi». Per saperne di più sulle attività della Fondazione Puglia è possibile visitare il sito www.fondazionepuglia.it

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