Famiglia
“Post-IT”, da Lecco al Gargano per costruire la Comunità Educante
Oggi a San Marco in Lamis si svolge la conclusione del progetto “Post-IT” che ha coinvolto i territori di Lecco e del Gargano per contrastare la povertà educativa dei minori e costituire la Comunità Educante nelle aree interessate. L’iniziativa è stata finanziata da Con i Bambini insieme a Fondazione “Peppino Vismara” di Milano e Fondazione Comunitaria del Lecchese
Contrastare la povertà educativa dei minori e, allo stesso tempo, dare vita ad un percorso che porti alla costituzione di una Comunità Educante in grado di prendersi cura dell’educazione e della formazione dei ragazzi. Il progetto “Post-IT” si avvia verso la conclusione e mette moto dei dialoghi di comunità, facendo incontrare le pratiche di welfare tra Nord e Sud Italia. Oggi, martedì 14 giugno, dalle ore 16.30 a San Marco in Lamis (Foggia), presso la Biblioteca comunale – sede del consiglio comunale – professionisti del settore, istituzioni, educatori, insegnanti si incontreranno per vivere un momento di confronto e condivisione destinato alla comunità garganica. «Perché proprio i comuni di San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano saranno il nucleo di partenza per la costruzione delle comunità educanti, chiamate ad occuparsi e preoccuparsi dell’educazione dei nostri ragazzi» spiega Ludovico Delle Vergini, presidente della cooperativa Cantieri di Innovazione Sociale, che cura l’iniziativa nelle aree del Gargano.
“Post-IT” è il nome del progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e cofinanziato da Fondazione “Peppino Vismara” di Milano e Fondazione Comunitaria del Lecchese. Capofila dell’iniziativa è il Consorzio Consolida che, in questi tre anni di progettazione, insieme ad un nutrito partenariato pubblico e privato (tra cui Cantieri di Innovazione Sociale) ha potuto attivare una serie di poli educativi in due territori: uno nel Nord Italia ed uno al Sud. «Grazie al progetto “Post-IT” sono stati attivati processi di partecipazione comunitaria su tutti i territori coinvolti, che hanno portato alla promozione e alla strutturazione di 12 poli educativi: 9 nella provincia di Lecco e tre nei comuni partner del Gargano» prosegue Delle Vergini.
«Questo ha permesso con le specificità e le risorse dei due territori coinvolti, di attivare percorsi di presa in carico e affiancamento di oltre 800 minori di età compresa tra i 7 e i 17 anni, che sono stati accompagnati in attività di rinforzo delle competenze didattiche ed educative finalizzate a contrastare la dispersione scolastica e le forme di povertà educativa. Inoltre, i giovani hanno partecipato a laboratori di teatro, escursioni, e attività sociali che avevano l’obiettivo di prendersi cura dei minori attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di famiglie, servizi, scuole, associazioni, terzo settore». Un gemellaggio tra territori, tra ragazzi, tra comunità educanti, che lo scorso anno ha anche portato ad un gemellaggio fisico, con i ragazzi provenienti da Lecco e provincia a vivere una settimana con i coetanei dei centri garganici.
Un ruolo particolare, il progetto se l’è ritagliato durante il lungo periodo di lockdown provocato dal Covid-19. «I ragazzi privi di dispositivi digitali» racconta Delle Vergini «hanno potuto continuare a seguire le lezioni nei poli educativi, perché la pandemia ha divaricato ancor più la forbice delle differenze, anche in relazione alle opportunità formative, tra le fasce più fragili della popolazione». Oggi, dunque, è tempo di fare un bilancio.
Per questo, la rete di partenariato promuove un momento di scambio e confronto attraverso il quale condividere con le comunità coinvolte gli esiti del progetto e progettare le prospettive future. Non solo. «Ora è giunto il momento che le Amministrazioni Comunali si facciano carico formalmente di costituire una Comunità Educante nei tre centri del Gargano coinvolti nel progetto. Di conseguenza» conclude Delle Vergini «si partirà dai Comuni di San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano che pubblicheranno una manifestazione di interesse per creare una Comunità Educante composta da scuola, terzo settore, cooperative, enti pubblici, che si faccia carico dei percorsi di crescita e di benessere dei propri ragazzi, ragazze, bambini e bambine, in un’ottica preventiva e di cura per il futuro delle nuove generazioni».
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