Cultura
“Passaggi di futuro”: un libro sulle storie di cittadinanza attiva in Puglia
Il volume fa parte della collana Passioni promossa da VITA e dalla casa editrice “La Meridiana”. Il libro, che attraverso le interviste racconta le storie di 13 realtà pugliesi del Terzo Settore che hanno iniziato a muovere i primi passi negli anni Ottanta, sarà presentato sabato 3 febbraio a Terlizzi (Bari) Alle Serre
«Questo volume nasce da un progetto di ricerca che è partito con un focus group in cui alcuni testimoni privilegiati del terzo settore pugliese ci hanno permesso di esplorare i passaggi significativi negli ultimi 30 anni, permettendoci di capire e di riflettere sui vari mutamenti che ci sono stati in materiale di sociale, welfare, innovazione». Cristina Di Modugno è sociologa e vice presidente dell’Aps Meters – Studi e ricerche per il sociale con sede a Bari, con la quale sperimenta metodi innovativi di ricerca, progettazione, formazione e comunicazione sociale. Uno degli ultimi lavori di ricerca è stato il progetto “Puglia Sociale Story_Educational” realizzato insieme ad altre realtà del terzo settore. Da questo intenso lavoro di ricerca, ha curato insieme a Giovanna Magistro, educatrice e presidente di Meters, il secondo libro della collana Passioni, edita da Edizioni la meridiana in co-edizione con VITA non profit, intitolato “Passaggi di futuro. Storie di cittadinanza attiva in Puglia”.
Il libro racconta le storie di 13 realtà pugliesi del Terzo Settore «che hanno iniziato a muovere i primi passi negli anni Ottanta e che attraverso le interviste ai vari referenti, sia quelli che hanno dato inizio a quelle esperienze sia a qualche figura più giovane, ci aiutano a riflettere sul senso del lavoro sociale oggi, come sta cambiando, quali sono le nuove sfide» spiega Di Modugno, che insieme a Magistro ha potuto contare su un lavoro collettivo grazie alla partnership con il consorzio Meridia – con il contributo particolare di Marilena Resta – Gruppo Educhiamoci alla Pace, Laboratorio di cultura politica del Terzo Settore e Centro Studi Erasmo onlus. «Una delle prime questioni è proprio il rapporto tra volontariato e cooperazione sociale, oggi definita più come impresa sociale. Per molte realtà, questo passaggio strutturale non è stato molto facile. Mentre il mondo del volontariato ha da sempre avuto la caratteristica di anticipare i bisogni, le necessità, leggendo bene il suo territorio, nell’impresa sociale queste peculiarità a volte corrono il rischio di essere perse di vista, un po’ per esigenze quotidiane che l’impresa deve affrontare e un po’ per l’esistenza dell’impresa stessa, che comunque è chiamata a far quadrare i conti».
Una delle prime questioni è proprio il rapporto tra volontariato e cooperazione sociale, oggi definita più come impresa sociale. Per molte realtà, questo passaggio strutturale non è stato molto facile
– Cristina Di Modugno
Le testimoniane raccolte nel corso del progetto, dunque, hanno permesso anche di tracciare i nuovi settori di azione a cui sono state chiamate le realtà del Terzo Settore, complice la presenza delle nuove generazioni che, affiancando i “padri” e le “madri” che hanno dato via alle organizzazioni sociali, si sentono più vicini a temi diversi da quelli tradizionali, più legati ai servizi alla persona. «Spesso i giovani hanno interessi che non coincidono con quelli di più di 30 anni fa. I maggiori settori su cui sono concentrate le realtà del terzo settore» prosegue Di Modugno« sono sicuramente il welfare e la visione di una nuova economia. Un’economia sostenibile, civile, che nasce dalle vocazioni dei territori, dello sviluppo locale che si vuole generare. Altri due temi rilevati sono quelli sull’utilizzo delle nuove tecnologie nell’offerta dei servizi e della cura dell’ambiente, declinando gli interventi in chiave ecologista e sostenibile. Tutti sono d’accordo nel voler sperimentare, comunque, nuove forme che tengano insieme economia e lavoro. E su quest’ultimo, si sente la necessità di valorizzare la figura dei cooperanti sociali, che spesso rispetto ad altre categorie registrano stipendi più bassi o qualche difficoltà ad inquadrare la loro figura professionale». Quello che appare certo nel volume è il contributo che tutte queste realtà hanno portato nei loro territori nel generare cambiamenti sociali, intercettando bisogni, anticipando in molti casi le esigenze espresse dalle varie comunità.
Il libro “Passaggi di futuro. Storie di cittadinanza attiva in Puglia”, quindi, sarà presentato insieme alla nuova collana Passioni sabato 3 febbraio 2024 a Terlizzi (Bari) a partire dalle ore 15.00, presso “Alle Serre”, una vera e propria oasi polifunzionale immersa nella natura, promossa dalla cooperativa Zorba in collaborazione con edizioni la meridiana. All’iniziativa saranno presenti Anna Maria Ricciotti, presidente di Zorba, Giuseppe Ambrosio, presidente di VITA, Sergio Giannulo, Lega del Filo d’Oro, Anna Maria Candela, dirigente della Regione Puglia, Cristina Di Modugno e Giovanna Magistro, di Meters Studi e curatrici del libro. Il volume contiene le testimonianze di Mario Ardito (Movi Puglia), Pasquale Bonasora (Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà), Koblan Amissah Bonaventure (Abusuan), Giuseppe Cotturi (Cittadinanzattiva APS), Roberto Covolo (ExFadda L’officina del Sapere), Rita De Padova (Fondazione Siniscalco Ceci – Emmaus), Daniele Ferrocino (Associazione Comunità Emmanuel), Luciana Martinelli in Iannuzzi (Famiglia Dovuta), Teresa Masciopinto (Banca Etica), Virginia Meo (Unicef), Gianfranco Solinas (Cisl del Mezzogiorno), Gianfranco Visicchio (Meridia Consorzio di Cooperative Sociali), Dino Lovecchio nel racconto di Piero D’Argento (Associazione Antigone).
Nel corso della presentazione, sarà presentato anche il primo libro della nuova collana, opera della giornalista di VITA Sara De Carli che si intitola “Le mie dita di hanno detto” e ripercorre la vita della fondatrice della Lega del Filo d’Oro Sabina Santilli. I libri di Passioni vogliono essere uno strumento di azione politica, ridisegnando la dimensione di cittadinanza dell’azione del Terzo Settore. La collana, infatti, è aperta ai contributi di organizzazioni o singoli protagonisti del sociale che vogliano utilizzare lo strumento del libro per raccontare un’esperienza o un metodo. E’ possibile inviare uno scritto in formato di bozza alla mail di riferimento: passioni@vita.it, che viene preso in carico dalla redazione di VITA integrata con quella della meridiana per una valutazione e, in caso di esito positivo, sarà la casa editrice con sede a Molfetta ad occuparsi della curatela, dell’editing, della promozione e della distribuzione del prodotto.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.