Palermo, lo sport popolare riattiva la Kalsa

Nel quartiere Kalsa, cuore del centro storico del capoluogo siciliano, il progetto "Sport Popolare in Spazio Pubblico", coordinato dall'associazione "Handala" e sostenuto da Fondazione CON IL SUD, punta a creare relazioni attraverso lo sport. Per trenta mesi la ricca rete di partner darà vita ad azioni che coinvolgeranno i residenti. Il via ufficiale al progetto il 15 gennaio con una grande festa aperta alla città

di Gilda Sciortino

Costruire comunità attraverso le relazioni che nascono grazie allo sport, indiscutibile motore d’inclusione e strumento per l'integrazione sociale. E’ l’obiettivo del progetto "Sport Popolare in Spazio Pubblico", sostenuto nel popolare quartiere della Kalsa di Palermo, nel pieno centro storico della città di Palermo, da Fondazione CON IL SUD nell’ambito del bando “Sport dopo la paura – l’importante è partecipare”.

A coordinarlo é l’associazione “Handala” che metterà in campo cinque azioni che, per trenta mesi, faranno scendere in campo realtà che in questo specifico territorio ci operano da anni e che sono: il Comitato Addiopizzo, booq, SEND, il Comune di Palermo, VIVI Sano Onlus, la Uisp Palermo, Asd Baskin Palermo e l’ Istituto Comprensivo Rita Borsellino.

Una bella rete sinergica, che il 15 gennaio darà il via ufficiale al progetto attraverso una grande festa aperta al quartiere e a tutta la città.

«Ripartire dallo sport è stata la chiave del bando con cui è stato finanziato questo progetto – ha commentato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. – Abbiamo pensato allo sport perché ha tutti gli ingredienti per favorire un ritorno alla normalità, per quanto possibile e sempre nel rispetto delle regole a cui ci ha purtroppo abituati l’emergenza sanitaria. Lo sport è desiderio di stare insieme, è uno strumento potente di coesione sociale e di sensibilizzazione al rispetto delle regole e all’importanza della cura del benessere psicofisico».

Cinque, dicevamo, le azioni del progetto – “Sport Popolare”, “Spazio pubblico”, “Sport e comunità”, “Lavorare nello sport” e “Investimento collettivo” – che puntano alla rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune, alla diffusione di valori educativi e culturali, alla promozione del benessere psicofisico attraverso stili di vita sani e attivi, alle relazioni basate sulla gratuità e sul dono.

"Sport Popolare", per esempio, agirà sulle attività sportive offrendo basket, baskin, football, kickboxing, volley, ma anche danza, atletica leggera, ginnastica dolce e canottaggio, ma anche Summer camp e olimpiadi popolari. Attività che si svolgeranno nel quartiere e che saranno aperte a tutti e a tutte di qualsiasi fascia di età e provenienza. Senza dimenticare le mattine della salute dedicate alle scuole del territorio.

Con "Spazio Pubblico" si realizzerà una mappatura di tutti i luoghi del quartiere con una vocazione ludico-sportiva. Saranno installati dei pannelli e, grazie a dei QRcode, si potranno ricevere informazioni utili sull'utilizzo degli spazi e sulla storia di quel luogo. Nello specifico, alcune aree saranno trasformate in palestre a cielo aperto con nuove attrezzature ludico-sportive, che verranno acquistate grazie alla campagna di raccolta fondi dell'azione "Investimento collettivo". Interventi che verranno messi in atto sempre grazie a un progetto di progettualità partecipata con i residenti che prevede il coinvolgimento dei bambini e delle bambine delle scuole,

Un’altra azione prevista dal progetto è "Sport e comunità", che consiste in una serie di eventi sportivi in parte già acquisiti dalla città: "Sport per tutti" sono le feste inaugurali e conclusive del progetto aperte a tutta la città; "Mediterraneo Antirazzista" prevede una serie di tornei sportivi nell'arco di tre mesi; poi "Dal parco alla piazza, corri con noi", quindi la festa autunnale che promuoverà l'inclusione sociale con "Run with the Autism". Grazie, infine, alla manifestazione "L'importante è partecipare… in sicurezza", una volta all'anno saranno effettuati screening medici per monitorare lo stato di salute di chi prenderà parte a tutte le attività sportive.

Ultima azione prevista dal progetto è "Lavorare nello sport", che prevede di aumentare l'occupabilità dei ragazzi tra i 18 e i 30 anni del quartiere, rafforzando le loro competenze in ambito sportivo. Questo sarà reso possibile grazie all'attivazione di dieci percorsi di tirocinio presso delle imprese, in palestre o negozi sportivi.

Un percorso, "Sport Popolare in Spazio Pubblico", che prevede diverse tappe, ognuna delle quali necessita della collaborazione di una vera rete di realtà che, in quartieri come la Kalsa, non può prescindere dal coinvolgimento dei residenti

«Operare in un territorio come quello della Kalsa non è per niente facile – spiega Lara Salamone, coordinatrice del progetto per conto dell'associazione "Handala" – perché si tratta di una realtà abitata da diverse fasce culturali e sociali che spesso entrano in conflitto per differenti modalità di vivere il quartiere. Il progetto che mettiamo in campo attraverso l'attenzione allo sport, si pone come obiettivo quello di creare relazioni e rafforzare il senso di comunità, per generare un quartiere solidale in grado di prendersi cura dello spazio pubblico e di chi lo vive. È un progetto che mette a sistema il lavoro che la rete dei partner porta già avanti da diversi anni e che ha consentito la riqualificazione del campetto e all'area giochi di piazza Magione».

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