Welfare

Outsiders, a Cagliari le Officine Urbane Trasformative dedicate a 600 minori

Akapiàus è il nome del murale che oggi è stato inaugurato in una scuola del capoluogo sardo, nell'ambito del progetto triennale. L'opera è stata realizzata da bambini e ragazzi guidati dalla cooperativa sociale Panta Rei e l'intervento di numerosi partner: l’Istituto Comprensivo Santa Caterina, la Fondazione Zancan, Sardex, il Centro di Giustizia Minorile, il Comune di Cagliari, il CRS4, la Libreria Tuttestorie e l'Associazione RE.COH.

di Luigi Alfonso

Un titolo suggestivo, Akapiàus (in Sardo campidanese significa “legàti”), e un gioco di colori che ha sortito l’effetto sperato nelle tante persone che oggi hanno assistito all’inaugurazione dell’opera artistica alla Scuola secondaria di primo grado di via Piceno, che fa parte dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari. Il grande murale è stato realizzato dai bambini e ragazzi del gruppo ad alta intensità educativa organizzato nell’ambito del progetto “Outsiders” e da alcuni ragazzi del Centro di Giustizia minorile. Un lavoro lungo quasi un anno, svolto con la supervisione dell’esperto Carlo Erminio, del coordinatore Matteo Salaris e degli educatori Paolo Mandelli, Carla Carta e Deborah Vadalà della cooperativa sociale Panta Rei Sardegna. Il progetto è stato inserito nel circuito delle oltre 100 città italiane che oggi hanno celebrato la Giornata europea delle Fondazioni, con l’evento “Non sono un murales, segni di comunità”.

«Il murale rappresenta, tra le altre cose, anche un adulto che allaccia le scarpe a un bambino, ed è proprio quello che hanno fatto Carlo (Erminio, ndr) e Franca con me», spiega Fabio, uno dei ragazzi protagonisti.

Il progetto Outsiders è stato selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Ha una durata triennale e dal 2020 sta svolgendo a Cagliari un’attività di contrasto alle povertà educative con un incessante lavoro nelle scuole e nella vita sociale di tanti bambini e ragazzi. Le attività scolastiche ed extrascolastiche interessano 600 minori, 45 volontari e 40 tra insegnanti ed educatori. La caratteristica di Outsiders non è quella di “erogare prestazioni”, piuttosto di riattivare le risorse di ognuno con progetti partecipati con gli insegnanti.

«Ognuno di noi ha una responsabilità nella società, e spesso pensiamo che debba prendersela solo chi lo fa per lavoro. Ci dimentichiamo che la responsabilità ce l’hanno tutti gli adulti, e questo è quello che ha fatto Carlo portando le sue conoscenze e la sua esperienza», commenta Matteo Salaris, educatore e responsabile dei Gruppi ad alta intensità educativa del progetto.

L’Istituto Comprensivo Santa Caterina è uno dei partner di “Outsiders”, insieme a Fondazione Zancan, Sardex, Centro di Giustizia Minorile, Comune di Cagliari, CRS4, Libreria Tuttestorie e Associazione RE.COH. – Recupero e Cohousing. «Questo è un progetto che ha nel suo Dna la contaminazione di linguaggi e il connubio tra partecipazione, arte e bellezza», spiega Marta Chessa, vicepresidente e direttrice della cooperativa Panta Rei, l’ente capofila. «Oggi siamo presenti anche al convegno internazionale del Centro Studi Erickson “Progettare comunità – Strumenti di community work per un ritorno alle relazioni”, in corso di svolgimento a Trento. È l’occasione per raccontare come il progetto promuove concretamente e sostiene una comunità educante e per confrontarsi con iniziative analoghe».

«Le nostre scuole – racconta il dirigente scolastico Massimo Spiga – possiedono ampi spazi che ci consentono di praticare anche la didattica all’aperto. Nel plesso di via Piceno abbiamo messo in sicurezza e colonizzato felicemente il giardino. La realizzazione di questo murale è una tappa del viaggio che stiamo facendo insieme ai partner del progetto, con l’obiettivo di legare scuola, famiglia e città per il benessere delle bambine e dei bambini».

Outsiders è l’acronimo di “Officine Urbane Trasformative: Strumenti Innovativi nella Didattica, nell’Educazione e nelle Relazioni Sociali”. Nel capoluogo sardo sono state attivate quattro Officine urbane (dedicate a Famiglia, Scuola, Bambini-Ragazzi, Comunità) e una Base, uno spazio fisico e relazionale di co-progettazione e innovazione. Lo scenario è molto articolato: i minori in carico al Settore Tutela del Comune sono un migliaio. Sono bambini e ragazzi che manifestano il loro disagio in famiglia, a scuola, nei centri di aggregazione ma che ancora non sono arrivati all’attenzione dei Servizi Sociali. Questo disagio si può esprimere attraverso problemi emozionali e comportamentali, manifestarsi attraverso una scarsa autostima e motivazione o l’isolamento sociale. La risposta di Outsiders è multifattoriale: i diversi componenti della rete possono fornire un forte sostegno ai minori che, per vulnerabilità familiare e sociale, rischiano di non avere parità di diritti e opportunità nell’accesso alle risorse educative e culturali del territorio, e insieme restituire alla città la policy del welfare e dello sviluppo locale.

Il CRS4 ha fornito una “cassetta dei talenti” (strumenti tecnologici multimediali) ai ragazzi e ai loro insegnanti, la Libreria Tuttestorie gestisce i laboratori artistici e scientifici, Sardex ha messo a disposizione una “local pay” per le famiglie dedicata ai prodotti culturali del territorio (cinema e associazioni sportive, che poi re-investiranno una parte in un Fondo culturale ad hoc), RE.COH sensibilizza i partecipanti alla cultura dell’abitare sociale e dell’auto-Mutuo aiuto, mentre il sostegno istituzionale è assicurato dal Comune e dal Centro di Giustizia Minorile attraverso il supporto ai “mentori” per i ragazzi più grandi, figure di cura e riferimento. La Fondazione Zancan invece valuta l’impatto dell’iniziativa, dopo aver già indagato la situazione sociale in Sardegna. Uno scenario difficile, caratterizzato dalla tendenza dei nuclei familiari più fragili a ereditare, quasi tramandare, la fragilità economica e educativa (ricerche Zancan 2016/17), la debolezza delle relazioni sociali e intrafamiliari segnalata dai ragazzi intervistati e l’assenza di reti di solidarietà familiare (su 101 minori inseriti in Comunità, 14 vanno in affido). Inoltre, secondo i dati Eurostat, in Sardegna le persone a rischio povertà ed esclusione sociale sono 610.415, pari al 3,5 % del valore complessivo nazionale. Il reddito medio pro capite dichiarato, calcolato sull’intera popolazione, è pari a 10.968 euro (la media nazionale è di 13.713), mentre il valore medio di ciascuna dichiarazione è pari a 17.513 euro a fronte di una media nazionale di 20.674 euro (rilevazioni MEF Redditi 2016). Il tasso di disoccupazione infine si attesta al 17%, rispetto alla media italiana che è dell’11,2% (ISTAT dicembre 2017).

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