Economia
Officine gomitoli della Dedalus, parte il laboratorio di tappezzeria
Far rivivere attraverso le nuove generazioni gli antichi mestieri in uno dei borghi artigianali più antichi della città. Accade ad Officine Gomitoli, il centro interculturale della Cooperativa Sociale Dedalus insediato nell’area dell'ex Lanificio dove da oggi parte il Laboratorio di Tappezzeria che coinvolgerà sette ragazzi dai 16 ai 17 anni, provenienti prevalentemente da Albania, Kossovo e Tunisia
di Redazione
Far rivivere attraverso le nuove generazioni gli antichi mestieri in uno dei borghi artigianali più antichi della città. Accade ad Officine Gomitoli, il centro interculturale della Cooperativa Sociale Dedalus insediato nell’area dell'ex Lanificio dove da oggi parte il Laboratorio di Tappezzeria che coinvolgerà sette ragazzi dai 16 ai 17 anni, provenienti prevalentemente da Albania, Kossovo e Tunisia. Qui il signor Antonio, tappezziere del quartiere di Porta Capuana da circa cinquant’anni, mostrerà loro i segreti del mestiere, insegnandogli il valore della vita degli oggetti e a come prolungarne la durata.
Durante gli incontri il maestro artigiano insegnerà ai ragazzi a maneggiare tutti gli attrezzi che quotidianamente utilizza per i suoi lavori, come tenaglia, sparachiodi, mazzuola, martelli vari e tanti altri, e trasferirà le sue competenze sulla scelta di tessuti, materiali e fatture diverse. Si partirà con il restauro di oggetti di uso comune, dando una nuova vita, ad esempio, a vecchie sedie di legno e cubi attraverso attività di smontaggio dei vari pezzi, ripulitura e limatura degli elementi portanti, sverniciatura, taglio dell’imbottitura in gommapiuma, sagomatura dei tessuti per il rivestimento.
Palcoscenico delle attività previste sarà “Officina”, la nuova scommessa di Officine Gomitoli. Si tratta di una struttura recentemente inaugurata, ospitata in un vecchio deposito messo a nuovo e che si apre al quartiere per offrire un luogo continuo di attività e di iniziative. Qui sono confluiti i laboratori attualmente attivi presso la Cooperativa Dedalus e che coinvolgono circa 60 adolescenti, tra giovani immigrati, minori stranieri, italiani e di seconda generazione dai 12 ai 19 anni, che si cimentano nelle attività più disparate, trovando accoglienza e imparando l’arte del “fare” dalla falegnameria all’artigianato, dalla pittura e arti visive alla lavorazione di cornici e alla bigiotteria, fino al teatro.
Tra i laboratori più frequentati c’è quello di Sartoria che coinvolge 13 persone che partecipano ai progetti “Grazia Sotto Pressione”, “Passaparola” e “SCIC”, attivi a Dedalus. Madri e giovani donne impegnate a creare collezioni di oggetti unici, nati dalla propria personale inventiva e progettati con l’aiuto di esperti e designers. Tra tutti, c’è la linea di borse e shopper con materiali di riuso. Grazie ad un accordo con il Cinema Modernissimo, in particolare, sono utilizzati come stoffa i teloni delle locandine dei film donati per l’occorrenza alla Cooperativa.
“I nostri laboratori – spiega la Presidente della Cooperativa Sociale Dedalus Elena de Filippo – non sono solo luoghi dove si impara facendo, ci si conosce e si condividono momenti creativi e di crescita, ma rappresentano un’opportunità per acquisire competenze e imparare saperi da spendere in futuro nel mondo del lavoro. L’obiettivo ultimo, infatti, è quello di far emergere passioni che possano avere un concreto sbocco occupazionale, attraverso tirocini e attività di formazione.”
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