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Rigenerazione urbana

Lecce, riapre Masseria Tagliatelle: luogo di comunità e inclusione

La collaborazione tra Comune di Lecce e Fondazione con il Sud ha generato un nuovo modello di gestione di un bene pubblico. Dopo aver recuperato Masseria Tagliatelle, l’immobile storico si trasforma in hub di comunità attraverso il progetto “Stazione Ninfeo offrendo numerosi servizi al territorio

di Emiliano Moccia

«Masseria Tagliatelle incarna il senso della rigenerazione urbana: il progetto Stazione Ninfeo è l’esito e la sintesi di un lungo percorso di dibattito e partecipazione collettiva al quale tanti hanno contribuito, e che ha riflettuto su come riattivare un luogo antico, bene comunale della città, innovandolo in ragione di nuovi bisogni. Non è infatti sufficiente restaurare un edificio salvaguardandone il suo valore storico, serve dargli vita, attribuirgli un nuovo senso e un nuovo ruolo. Il progetto si è interrogato sui bisogni del quartiere, sui suoi spazi e luoghi, offrendoci oggi nuovi e molteplici usi che rispondono al desiderio diffuso di spazi di condivisione». Lo scorso primo marzo a Bari, in occasione della presentazione del book “Puglia. Il sociale bifronte” – seconda pubblicazione della collana “Geografie Meridiane” nell’ambito del progetto “Vita a Sud” – l’assessora alle Politiche urbanistiche del Comune di Lecce, Rita Miglietta, aveva ben spiegato la visione che aveva accompagnato la nascita del progetto “Stazione Ninfeo”. E adesso che l’immobile è stato finalmente inaugurato, è tornata a ribadire il ruolo che Masseria Tagliatelle si ritaglia nel territorio di Lecce, in particolare nel quartiere Ferrovia in cui non sono presenti cinema, teatri e biblioteche.  

Non è sufficiente restaurare un edificio salvaguardandone il suo valore storico, serve dargli vita, attribuirgli un nuovo senso e un nuovo ruolo

— Rita Miglietta
L’assessora Rita Miglietta è la prima da sinistra. Il secondo da destra è il sindaco di Lecce Carlo Salvemini

Perché attraverso questa trasformazione Masseria Tagliatelle è diventata un hub di comunità attraverso la creazione di un ostello sociale, uno spazio di co-working e un punto di ristoro in cui lavoreranno alcuni giovani del territorio. Ma anche tante altre attività ludiche, culturali, solidali e ricreative. Merito di una trasformazione che racconta l’importanza di attivare forme di collaborazione tra pubblico e privato sociale. Quello che fino a poco tempo fa era uno storico immobile di straordinaria bellezza aperto solo occasionalmente, infatti, adesso è un bene valorizzato capace di generare inclusione, innovazione sociale, opportunità lavorative e crescita culturale. Un percorso che ha visto Fondazione con il Sud e Comune di Lecce sperimentare con successo un’offerta di modello nel campo della gestione dei beni pubblici da parte di partnership a guida del Terzo settore. Da questo percorso condiviso da cui è stato pubblicato un bando per la gestione del bene, è nato il progetto “Stazione Ninfeo”, le cui attività in masseria sono condotte, in stretta collaborazione con il Comune e la Fondazione, dal gruppo di partenariato vincitore del bando, guidato da Terra del Fuoco Mediterranea insieme ad un raggruppamento di associazioni, imprese ed istituzioni.  che operano con continuità sul territorio. 

Masseria Tagliatelle che oggi ospita il progetto “Stazione Nifeo”

Un cammino reso quindi possibile grazie alla concessione in comodato della Masseria per dieci anni da parte dell’Amministrazione Comunale e al contributo alla gestione nella fase di start up di 500 mila euro messo a disposizione dalla Fondazione con il Sud. Dopo aver recuperato l’immobile del XVI secolo all’interno del grande Parco delle Cave, che si estende su tre piani, di cui uno interrato che custodisce l’ipogeo termale il Ninfeo delle Fate, il bene è stato restituito alla collettività. «La Masseria è diventata un luogo di comunità» prosegue l’assessora Miglietta «e la cittadinanza sta vivendo appieno i suoi spazi, anche grazie ad un calendario fitto di iniziative, come attività culturali, ricreative, laboratori per il benessere, spettacoli. La passeggiata cittadina con cui abbiamo inaugurato nei giorni scorsi la Masseria è stata una festa. Sapevamo che c’era attesa per questo progetto e la risposta in chiave di partecipazione dei cittadini ne è la dimostrazione. Oggi la Masseria è un luogo vivo, abitato e chiunque entra si sente a casa».

Per arrivare a questi risultati, il soggetto gestore nei mesi che hanno preceduto l’apertura ha svolto un’intensa attività preliminare di studio e di memoria. «La memoria di ciò che è stato in passato questo luogo è ancora molto viva» ricorda l’assessora Miglietta «e l’allestimento multimediale che è stato realizzato è davvero molto bello. Anche perché gli abitanti del quartiere, soprattutto le persone più anziane, sono state coinvolte affinché venisse traferita la memoria in questo patrimonio collettivo».

Gli abitanti del quartiere, soprattutto le persone più anziane, sono state coinvolte affinché venisse traferita la memoria in questo patrimonio collettivo

— Rita Miglietta
L’ipogeo termale

Per quanto riguarda i servizi, al primo piano della masseria è presente un ostello sociale con sedici posti letto. Il progetto prevede anche rassegne letterarie, musicali, teatrali e iniziative cinematografiche. “Stazione Ninfeo” è anche luogo di formazione, studio e solidarietà, attraverso un doposcuola popolare, corsi di formazione per ragazzi “neet” e attività di supporto dei parenti dei degenti ricoverati presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Il Ninfeo delle Fate, struttura ipogea cinquecentesca composta da due ambienti, sarà accessibile e visitabile. Infine, gli spazi della masseria ospitano anche un’area bar, una sala coworking, una piccola sala biblioteca. 

Il presidio sociale, dunque, sta nella forza di 14 realtà che insieme garantiranno una nuova vita al bene comune: Terra del Fuoco Mediterranea (capofila), Istituto Presta Columella, Seyf, Aforisma, PazLab, Locomotive, Ura Teatro e ImprovvisArt, Festival Nazionale del Libro, Gent.Eco, EARTH s.r.l., Io non mollo, Ramdom, A.I.C.C.O.N.


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