Cultura

La Cooperativa La Paranza vince l’European Heritage Award

La Commissione Europea ed Europa Nostra hanno annunciato i vincitori dei Premi Europei per il Patrimonio Culturale/ Europa Nostra Awards 2022, il più prestigioso premio europeo per il patrimonio culturale. Quest’anno 30 straordinari progetti provenienti da 18 paesi sono stati premiati in 5 categorie, identificate in linea con i più recenti sviluppi e priorità della politica e pratica culturale in Europa. Tra i vincitori c’è la Cooperativa sociale La Paranza di Napoli nella categoria “Heritage Champion”

di Redazione

La Commissione Europea ed Europa Nostra hanno annunciato i vincitori dei Premi Europei per il Patrimonio Culturale/ Europa Nostra Awards 2022, finanziati dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Quest’anno, che segna il XX anniversario del premio per il patrimonio culturale più prestigioso d’Europa, 30 straordinari progetti provenienti da 18 paesi sono stati premiati in 5 categorie, identificate in linea con i più recenti sviluppi e priorità della politica e pratica culturale in Europa. Tra i vincitori di quest’anno c’è la Cooperativa sociale La Paranza di Napoli, Italia, nella categoria “Heritage Champion”.

I vincitori verranno celebrati il 26 Settembre a Praga durante la Cerimonia per i Premi Europei del Patrimonio Culturale, che si terrà al Teatro dell’Opera, recentemente restaurato, e che verrà condotta da Mariya Gabriel, Commissaria Europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, e dal Prof. Dr. Hermann Parzinger, Presidente Esecutivo di Europa Nostra. Commentando l’annuncio dei vincitori del 2022, la Commissaria Europea Mariya Gabriel ha affermato: “Mi congratulo vivamente con tutti I vincitori della corrente edizione dei Premi Europei per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards per l’eccezionale qualità del loro impegno e per la loro apertura verso l’innovazione. Il 2022 è un anno speciale in quanto si celebra il XX anniversario del Premio Europeo per il Patrimonio Culturale, che con gli anni è diventato il più prestigioso premio per la Comunità Europea del Patrimonio Culturale. Molte tra le iniziative vincitrici dimostrano il notevole interesse e impegno dei giovani per il nostro patrimonio, per la nostra storia e per la nostra identità culturale, fattore di grande rilevanza in questo Anno Europeo dei Giovani.Un pensiero speciale va ai due vincitori Ucraini. Europa Creativa, che co-finanzia i Premi, si impegna a promuovere la cultura e la creatività nella costruzione di società future coese e inclusive, fondate sui nostri fondanti valori Europei”.

Il Presidente Esecutivo di Europa Nostra, Prof. Dr. Hermann Parzinger, ha dichiarato: “I vincitori di questa edizione dimostrano con forza come il nostro patrimonio culturale sia in grado di riconnetterci con la natura, ci aiuti a creare un senso di appartenenza, e come sia un elemento integrale per lo sviluppo di un’economia circolare a sostegno di uno stile di vita sostenibile ed inclusivo. Faccio dunque le mie congratulazioni a questi vincitori eccezionali – professionisti ma anche entusiasti- per il loro impegno fondamentale e lodevole”.

“La Paranza” è una cooperativa di giovani amici che, impegnata da anni nel recupero del proprio patrimonio storico-artistico e archeologico, ha reso le Catacombe di Napoli un’importante destinazione culturale con evidenti ricadute sulla qualità della vita del quartiere Sanità. Un traguardo straordinario i cui inizi risalgono agli anni 2000 che coincidono con l’arrivo al Rione Sanità del nuovo parroco della Basilica di Santa Maria della Sanità, Don Antonio Loffredo. Comincia così un processo di riscoperta del patrimonio culturale e di educazione alla bellezza che coinvolge sia i luoghi che i giovani del quartiere.

Nel 2006 nasce la coop. sociale La Paranza con l’intento di creare opportunità di lavoro per i giovani attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale del Rione Sanità. Fin dalla sua costituzione, la Paranza ha scelto la via della cooperazione, un modello di sviluppo che lega l’agire economico ai principi della solidarietà, della reciprocità, dell’impegno collettivo per il bene comune e della felicità delle persone.

Dopo anni di abbandono, le Catacombe di San Gaudioso custodite nella basilica di Santa Maria della Sanità sono affidate alla coop. La Paranza che comincia la sua opera di fruizione e valorizzazione aprendo al pubblico lo straordinario sito archeologico. Nel 2008 la cooperativa, con il sostegno dell’Arcidiocesi di Napoli e de L’Altra Napoli Onlus, vince il bando storico-artistico della “Fondazione Con il Sud” grazie al quale riceve le risorse necessarie per recuperare e aprire alla città le Catacombe di San Gennaro, l’antico complesso archeologico nascosto nella collina di Capodimonte e dedicato al Santo patrono di Napoli. Un ulteriore tassello si aggiunge così al grande progetto di collegare il Rione Sanità al resto della città: la basilica di San Gennaro extra moenia, ultima tappa della visita guidata alle catacombe di San Gennaro – riaperta solo nel 2009 – rappresenta, infatti, per i turisti la porta d’ingresso allo storico quartiere.

Il modello di “sviluppo dal basso” e di “economia civile” perseguito dalla coop. La Paranza ha contribuito a delineare, attraverso la riscoperta del patrimonio storico-artistico e archeologico del Rione Sanità, una nuova immagine della città. Del resto, l’impatto sociale ed economico generato sulla città di Napoli dalle attività svolte dalla cooperativa La Paranza è stato “certificato”, “misurato” e “descritto” dal lavoro di analisi e di ricerca condotto dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli nel Volume “Cultura e Sociale Muovono il Sud” ed. San Gennaro. I risultati raggiunti e i benefici che ne son derivati, danno valore a un’esperienza che – nata in seno alla basilica di Santa Maria della Sanità e supportata fin dall’inizio dalla Fondazione Con il Sud e dalle tante realtà e organizzazioni che nel tempo hanno deciso di accompagnare questo percorso di autosviluppo – si è rivelata capace di generare, attraverso la valorizzazione, la tutela e la pubblica fruizione di un bene storico artistico e archeologico dall’inestimabile valore, concreti processi di rigenerazione sociale, economica e culturale nel Rione Sanità.

I dati che emergono parlano chiaro: ad oggi 13.000 sono i metri quadri di patrimonio storico artistico recuperato, 44 sono i posti di lavoro creati e 160.000 sono stati i visitatori delle catacombe nel 2019. La cooperativa, impegnata non solo nella cura dei luoghi ma anche nella crescita del “capitale umano” del suo giovane team – fatto di archeologi, restauratori, storici e storici dell’arte, manager e progettisti – oltre ad aver realizzato corsi di formazione per le sue guide e aver creato opportunità di lavoro, ha costruito e sviluppato negli anni una rete di relazioni tra persone, organizzazioni ed Enti del Terzo Settore. Una rete, a maglie larghe, confluita nel 2014 nella nascita della Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus.

L’opera di tutela, fruizione e valorizzazione de La Paranza coinvolge oggi numerose chiese ed edifici storici del quartiere. Alcuni di questi, per esempio, sono diventati strutture ricettive di accoglienza religiosa, alcune chiese ospitano centri di educativa territoriale ma anche laboratori d’arte come quello dell’artista italiano Jago mentre la Chiesa di San Severo alla Sanità ospita lo studio di registrazione “Apogeo Records” e l'orchestra giovanile “Sanitansamble”. La chiesa di Immacolata e San Vincenzo è oggi sede del “Nuovo Teatro Sanità” e il palazzo Cristallini73 è solo l’ultimo degli
spazi pubblici recuperati, dove ogni giorno i giovani del quartiere possono gratuitamente beneficiare di sostegno scolastico, fare sport e avvicinarsi all’arte grazie alle tante realtà che animano la Fondazione di Comunità San Gennaro.

Questa cooperativa di giovani ha intrapreso un lavoro straordinario a beneficio del patrimonio e dei napoletani, creando un senso di appartenenza nella comunità per il proprio patrimonio locale. Ha contribuito a trasformare un'area precedentemente abbandonata in una destinazione attraente per i turisti, recuperando un elemento affascinante e nascosto del patrimonio cittadino. Con grande determinazione e ingegno, la Cooperativa La Paranza ha dimostrato come prendersi cura del patrimonio, nonostante le risorse limitate”, ha sottolineato la Giuria dei Premi.

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