Inclusione

In Sicilia il turismo diventa accessibile e inclusivo

Nasce in Sicilia, nei comuni di Enna, Piazza Armerina e Aidone, la prima rete di centri storici in cui le disabilità vengono abbattute. Strumenti digitali e interattivi, messi in campo da un progetto promosso dalla Cooperativa Mare, permettono anche a cittadini ciechi, ipovedenti, sordi, ipoacustici e con disabilità intellettiva di conoscere e godere del patrimonio culturale del territorio

di Gilda Sciortino

Non si pensa più di tanto al fatto che andare alla scoperta delle bellezze storiche, architettoniche e culturali del nostro Paese può non essere facile per tanti, per esempio per quella nutrita fetta di popolazione che fa ogni giorno i conti con fragilità fisiche e intellettive poco considerate proprio in questo mondo, diventando uno scoglio quasi insormontabile anche solo varcare la soglia di un museo o di una chiesa. Specialmente quando il turismo non è pensato come accessibile e inclusivo.

Ecco, dunque, da quale considerazione parte l’idea di un progetto come quello proposto dalla Cooperativa Mare che ha dato vita in Sicilia alla prima rete di centri storici dotati di percorsi accessibili agli utenti con disabilità sensoriali e intellettive. Mappe tattili, podcast interattivi, video nella lingua dei segni, schede in linguaggio semplificato e speciali kit digitali per bambini.

Strumenti che renderanno la vita dei cittadini ciechi ipovedenti, sordi, ipoacusici e con disabilità intellettiva di Enna, Aidone e Piazza Armerina, comuni diventati più inclusivi grazie a questo intervento che dalle belle intenzioni è passato alla concretezza delle azioni realizzando percorsi studiati appositamente per persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoacusiche e con disabilità intellettive, in modo da rendere l’esperienza di visita appagante tramite altri sensi.

Una nuova prospettiva di vita, quella offerta dalla  Cooperativa MARE, realtà impegnata nella realizzazione di iniziative di inclusione per favorire l’accesso alla cultura da parte di una quanto più ampia platea di fruitori e che, grazie a una serie di interventi all’interno dei centri storici dei tre Comuni coinvolti,  ha migliorato la fruizione e il racconto del territorio, avvicinando alla cultura anche bambini e bambine.

Un progetto che è costato 90mila euro grazie al sostegno del bando Cultura Crea 2.0 in collaborazione con le Pro loco di Enna, Aidone e Piazza Armerina e con le istituzioni territoriali, in particolare con i sindaci e gli assessorati dei tre Comuni coinvolti.

Fondamentale la co-progettazione e la supervisione di consulenti con disabilità, che hanno lavorato attivamente a questo particolare progetto di turismo accessibile e inclusivo, testando ed approvando i contenuti.

Un tour inclusivo, al quale abbiamo voluto partecipato anche noi di Vita per vivere “live” la funzionalità dell’iniziativa calandoci nei panni di chi è escluso dalla fruizione dei beni a causa della mancanza di guide pensate ad hoc non solo la sonorità, ma anche per la visione di ciò che per tutti coloro i quali vengono definiti normodotati è come bere un bicchiere d’acqua.

Che emozione, dunque, affacciarsi dal Belvedere Marconi di Enna e, guidati dagli strumenti messi a disposizione di chi non potrebbe conoscere la storia di questo suggestivo angolo dell’entroterra siciliano se non supportato da una guida che colma il deficit uditivo, scoprire un altro mondo, spesso ovattato, sconosciuto, chiuso nelle nicchie di case o contesti che non favoriscono la socializzazione.

«Ci siamo emozionati noi stessi quando abbiamo pensato a questo progetto e abbiamo visto come stava sviluppando», afferma Francesca Merz, presidente della Cooperativa MARE. «Il nostro è stato un lavoro di squadra partito con il desidero di porci nei panni di chi vive il pregiudizio e, quindi, gli ostacoli, che si pongono davanti a loro. Forse il tema della fruizione dei beni culturali attraverso un tipo di turismo accessibile e inclusivo non era stato posto, ma oggi, grazie agli strumenti che abbiamo installato nei Comuni di Enna, Aidone e Piazza Armerina stiamo andando nella direzione di rendere accessibile il patrimonio culturale non solo dal punto di vista dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche di quelle intellettive e sensoriali, il cui superamento rappresenta la vera sfida per chi si occupa della gestione e della valorizzazione del patrimonio storico e artistico nazionale Ciascuna soluzione adottata è stata co-progettata e vidimata da una serie di professionisti con disabilità e associazioni del territorio, senza i quali non sarebbe possibile garantire l’effettiva accessibilità dei percorsi».

Pro loco Piazza Armerina

Un turismo accessibile e inclusivo

Alle Pro Loco ci si rivolge solitamente quando si arriva in una città, un paesino, un borgo per acquisire tutti gli strumenti e le informazioni necessarie a partire perfettamente equipaggiati alla scoperta degli angoli più suggestivi delle diverse località.

A differenza di quanto accade solitamente altrove, però, il progetto ha selezionato luoghi e monumenti di particolare rilevanza storica, per comprendere il cui itinerario ecco giungere in aiuto mappe tattili, riproduzioni dei principali monumenti, targhe in braille con informazioni sui luoghi da visitare e schede studiate appositamente per chi ha difficoltà intellettive.

Una visita nella visita, quella che si farà nelle Pro loco coinvolte, avvalendosi di un Qr Code scannerizzabile con lo smartphone, grazie al quale accedere ai video i LIS e ai postcast che diventano strumenti di ausilio alla visita tattile dei luoghi.

Come accade con le comuni piattaforme di streaming presenti sul mercato, ma che risponde ai più aggiornati standard europei, per essere fruibile sia da utenti ciechi o ipovedenti, che da persone sorde, ipoacusiche o con disabilità intellettiva. I contenuti della piattaforma sono strutturati secondo il principio del “Design for all”, ovvero di semplice e appagante fruizione per tutti gli utenti.

Un “Cicerone virtuale” d’eccezione, quello che aiuterà a percorrere gli itinerari nei centri storici guidati consentendo di immergersi nella storia vivendola pienamente e non da spettatori distratti perchè i linguaggi utilizzati non sono accessibili e inclusivi. E questo sia per le persone cieche, sia per quanti altri vogliono godersi l’esperienza in modo completo e appagante, grazie al supporto di una voce narrante che li accompagna alla scoperta delle bellezze del territorio.

Enna, Piazza Armerina e Aidone i luoghi dell’inclusione

Un’emozione anche per chi non vive una disabilità fisica, sensoriale o psichica, immergersi in quest’altro piano di realtà offerto dalla Cooperativa Mare che, grazie a esperti in grado di selezionare e proporre esperienze di conoscenza totalizzanti, ha strutturato percorsi che si distribuiscono lungo i principali monumenti dei tre Comuni, offrendo una descrizione dettagliata che non dimentichi alcun particolare.

Sei i contenuti di Enna (oltre all’introduzione il Castello di Lombardia e la Rocca di Cerere, la Torre di Federico, il Duomo e il belvedere), cinque quelli di Piazza Armerina (il museo del Palio, la Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie e la Chiesa di San Pietro) e Aidone (le chiese di San Domenico, Sant’Anna e Santa Maria la Cava). Luoghi magici come il Belvedere dal quale affacciarsi per ammirare

Chicca nelle chicche il kit famiglia che propone il Comune di Aidone per offrire, tramite smartphone, una consultazione che accompagna con un fumetto bambini e bambine nel percorso cittadino, interagendo direttamente con loro attraverso una serie di domande a cui i piccoli devono rispondere per conoscere meglio il territorio.

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