Mondo
I ragazzi di Palermo abbracciano la pace con un albero di ulivo
Vuole essere un simbolo di pace, speranza, rinascita e unione tra i popoli l'albero di ulivo che gli studenti della scuola Bilingue “Thomas Moore” di Palermo hanno piantato nel giardino del loro istituto, guidati dalla la cooperativa sociale “Sviluppo solidale” della Rete Consorzio Solco nell'ambito della campagna “Un abbraccio per la pace”
Avviare un dialogo tra le comunità ucraine e russe presenti in Italia attraverso dei tavoli di dialogo che facciano incontrare il territorio. Un percorso avviato dalla cooperativa sociale “Sviluppo solidale” della Rete Consorzio Solco nell’ambito della campagna “Un abbraccio per la pace” che ha visto i ragazzi della prima e seconda media della scuola Paritaria Bilingue “Thomas Moore” di Palermo piantare un albero di ulivo nel giardino dell’istituto come simbolo di pace, speranza, rinascita e unione tra i popoli.
Una tappa del percorso avviato dall’equipe del “Centro di prossimità Sviluppo Solidale” che, attraverso diversi momenti laboratoriali e ricreativi ha portato gli studenti a riflettere sull’importanza di attivare azioni partecipative comuni con il territorio.
Attiva da diversi anni sul territorio palermitano, ma soprattutto operante dal 2020 come Centro di prossimità della “Fondazione Ebbene”, nell’ambito del progetto Pon Metro “Processi Partecipativi e Sviluppo locale”, la cooperativa sociale “Sviluppo solidale” ha messo in campo diverse iniziative all’interno degli istituti scolastici. Forte anche fella collaborazione avuta lo scorso aprile con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Palermo nell’organizzazione degli eventi per la "Carovana dei diritti 2022"
« È stato bello ed emozionante incontrarci – afferma Francesca Pruiti, responsabile di progettazione della cooperativa "Sviluppo Solidale" – ma soprattutto vedere i ragazzi pienamente coinvolti in questo percorso, consapevoli dell’importanza di avviare un dibattito sulla pace. Abbiamo messo sul tappeto anche il tema della riqualificazione territoriale degli spazi vandalizzati, da sviluppare attraverso azioni di legalità nelle aree ad alta esclusione sociale. In questo caso bbiamo lavorato sul concetto di protagonismo e la cittadinanza attiva in quanto punti chiave per costruire un cambiamento sociale e culturale possibile».
Azioni importanti per i ragazzi in quanto, proprio il problema degli spazi vandalizzati è uno di quelli che sta a loro molto cuore per evitare che la socialità possa essere intaccata dalla mancanza di luoghi di aggregazione.
La creatività degli studenti del Liceo Artistico “Damiani Almeyda”, invece, è stata sollecitata da Luca Mannino, un artista che li ha lasciati liberi di esprimere la propria creatività, arrivando a realizzare uno struzzo con materiali di riciclo.
Temi, compreso quello ambientale, che i ragazzi hanno sviluppato anche attraverso disegni e pensieri condivisi con tutti. Considerazione come quella fatta da Francesco, 17 anni, studente della "Thomas Moore", durante un tavolo di dialogo. “Per me la pace è la mancanza di fattori negativi” sono le parole del giovane studente, attorno alle quali ci si è fermati tutti a riflettere per capire se realmente i comportamenti negativi possono portare a veri e propri conflitti e alla guerra. Forse, quindi, basterebbe cambiare atteggiamento o prospettive per costruire un mondo diverso, alla cui base ci siano gesti di condivisione e solidarietà. Forse sono solo utopie, ma molto probabilmente la speranza può ritrovarsi in quella sinergia di arte, consapevolezza e sostenibilità come quella che entusiasma i ragazzi quando si dà loro modo di partecipare attivamente alla costruzione della società del loro futuro.
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