Bari

Gestire i cambiamenti e anticipare il futuro: la sfida delle cooperative

In occasione dei suoi primi 25 anni di attività, il consorzio Meridia di Bari ha organizzato un convegno per riflettere sulla necessità da parte del modello cooperativo di gestire i cambiamenti e anticipare il futuro. Una sfida a cui le 14 cooperative aderenti hanno risposto in questi anni proponendo non solo interventi di welfare tradizionale, ma anche servizi di innovazione, formazione, telemedicina

di Emiliano Moccia

«Oggi viviamo una dimensione completamente differente rispetto a quando siamo partiti. In questi anni abbiamo lavorato per posizionare il Consorzio verso un’accezione di welfare non solo tradizionale, ma molto più ampia, per permettergli di avere una funzione sempre più orientata ad entrare tra gli attori economici e sociali del territorio, capace di anticipare i cambiamenti». Gianfranco Visicchio è il presidente del consorzio Meridia, che attraverso le 14 cooperative sociali aderenti opera soprattutto a Bari e provincia generando circa 1.200 posti di lavoro. In occasione dei suoi primi 25 anni di attività, il Consorzio Meridia ha organizzato il convegno “Gestire il Cambiamento. Apprendere come anticipare i futuri nella complessità contemporanea”, in programma lunedì 4 dicembre 2023 dalle ore 9.30 presso la sede di Porta Futuro Bari. Un’occasione per fare il punto della situazione su quanto fatto in questi anni e su come sono cambiati i tempi, anche per la cooperazione sociale.

Gianfranco Visicchio, presidente del consorzio Meridia

«Il tema che abbiamo scelto per questo appuntamento non è casuale, perché vogliamo generare una discussione proprio su questo argomento» prosegue Visicchio. «La caratterizzazione della cooperazione sociale nella storia di questi ultimi 40 anni è stata quella di essere innovatrice, capace di anticipare i cambiamenti. Dobbiamo recuperare questa funzione ed è quello su cui anche il nostro consorzio sta operando, perché c’è tanto spazio e tanto bisogno di cooperazione. Dopo aver vissuto un periodo di declino, questo è un momento favorevole per il modello cooperativo, stiamo recuperando terreno. Bisogna insistere, stimolare, incentivare e rendere maggiormente protagoniste le cooperative e in particolare i giovani cooperanti».

All’incontro in programma il 4 dicembre, quindi, sarà presente anche il professor Roberto Poli, professore dell’università di Trento e presidente dell’Associazione Futuristi italiani, che accompagnerà i partecipanti in un dialogo sulle strategie che le imprese profit e non profit possono implementare per evitare di essere sopraffatte dalla complessità e dal cambiamento contemporaneo, imparando a gestirlo per tempo. In particolare, le tavole rotonde ed i lavori di gruppo saranno un’occasione per favorire lo scambio di relazioni e di esperienze.

«E’ un po’ il cammino che abbiamo compiuto in questi anni» rileva Visicchio. «Meridia nasce come soggetto regolatore delle relazioni tra le cooperative, per generare contatti, per supportarle nella fase di crescita. Fase che dopo tanti anni è oramai superata, facendo diventare le cooperative soggetti protagonisti del welfare nella provincia di Bari ed in Puglia. Abbiamo diversificato le nostre attività, passando dalla gestione di centri famiglia o di servizi di assistenza specialistica a spingere sul fronte dell’innovazione attraverso progetti sperimentali dedicata ai servizi che le cooperative svolgono, come i servivi domiciliari, di domotica, di telemedicina, fino a svolgere anche attività in carcere con i detenuti, corsi di cybersecurity, digital marketing, ux design che coinvolgono 300 ragazzi pugliesi non impegnati né con lo studio né con il lavoro. Con le scuole stiamo portando avanti un progetto con il Garante regionale dei minori che riguarda la formazione per genitori ed insegnanti e attività mirate a incentivare il protagonismo giovanile. Senza contare, che siamo stati tra i promotori circa sette anni fa di un’Agenzia per il Lavoro, il Consorzio Mestieri, specializzato nell’erogazione di servizi di orientamento, selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale».


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Dobbiamo immaginarci delle cooperative sociali e dei consorzi che sempre di più assumono un ruolo di attori economici e sociali della comunità

— Gianfranco Visicchio

Welfare, occupazione e impatto sociale nei territori in cui si opera, offrendo servizi ed interventi a minori, famiglie, giovani, anziani, persone con disabilità, detenuti. «Credo sia questa la strada che vada percorsa. Dobbiamo immaginarci delle cooperative sociali e dei consorzi che sempre di più assumono un ruolo di attori economici e sociali della comunità, che riescano ad essere anche soggetti che mettono insieme i diversi attori dei territori. Questo è lo spirito con il quale abbiamo lavorato nell’ultimo periodo» conclude Visicchio. «Ci interessa il cambiamento, perché ci interessa la costruzione di una catena del valore che tenga conto anche degli stakeholder, e quindi dei soggetti con i quali lavoriamo. Per questo, nel convegno abbiamo coinvolto tutti i soggetti con cui abbiamo lavorato negli ultimi anni. Abbiamo sempre indirizzato il nostro lavoro con un approccio vigile e proattivo rispetto ai possibili cambiamenti di contesto, guardando al miglioramento del tessuto sociale, proponendo un approccio innovativo alla gestione delle sfide in ambito di servizi socio-educativi, servizi socio-sanitari, d’inclusione socio-lavorativa e di formazione».

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