Legge di Bilancio 2025
Calabria, la regione più povera d’Italia sotto scacco dell’azzardo
Nella regione più povera d'Italia il totale del giocato è di quasi cinque miliardi e mezzo di euro. «I provvedimenti presenti in questa manovra sembrano confermare la subordinazione dei Governi agli interessi della lobby dell’azzardo, senza curarsi dei diritti e delle esigenze dei cittadini», denunciano le associazioni
di Redazione
«Anche in Calabria i dati sulle criticità sociali legati al gioco d’azzardo patologico sono preoccupanti e sono tutti in crescita rispetto allo scorso anno». Il coordinamento della campagna Mettiamoci in gioco Calabria e le Fondazioni Antiusura di Cassano allo Ionio, Cosenza, Catanzaro, Crotone e Lamezia Terme lanciano l’allarme e uniscono la loro voce a quella della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II.
«È importante puntare l’attenzione pubblica e politica sulla gravità delle norme che riguardano il gioco d’azzardo presenti nel testo della legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato», scrivono i coordinamenti nazionali. «Anche i provvedimenti presenti in questa manovra sembrano confermare la subordinazione dei Governi agli interessi della lobby dell’azzardo, senza curarsi dei diritti e delle esigenze dei cittadini ma nemmeno degli interessi dello Stato».
«La situazione è allarmante», sottolineano dalla Calabria, «ed inoltre si rischia ulteriormente di peggiorare perché dalla proposta fatta dal Governo rischiano di essere cancellati i progetti che in ogni associazione di promozione sociale della Calabria stanno attuando interventi di cura e prevenzione territoriale per contrastare la diffusione dei giocatori problematici, che erano finanziati appunto con il fondo dei 50 milioni di euro (la legge di Bilancio 2025, malgrado l’esplosione della spesa in azzardo che si avvicinerà quest’anno a 160 miliardi e l’aumento di dipendenze da gioco tra i giovani e non solo, cancella il fondo da 50 milioni istituito nel 2025 per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (Gap) e l’Osservatorio sul gioco d’azzardo ndr). Patologie da dipendenza che stanno distruggendo persone di tutte le età e le loro famiglie».
«I numeri parlano chiaro», continuano i coordinamenti calabresi. «Il totale del giocato in Calabria è di 5.447.866.165,03 così distribuiti per provincia: Catanzaro, 954.425.294,28 euro; Cosenza:, 1.889.468.202,13 euro; Crotone, 474.183.415,93 euro; Reggio Calabria, 1.675.961.547,01 euro e Vibo Valentia, 453.827.705,68 euro. Numeri preoccupanti che fanno a pugni con la grave crisi economica che sta colpendo le famiglie e che colloca, tra l’altro, la regione Calabria, tra le più povere d’Italia».
I portavoce della Campagna Mettiamoci in Gioco e le Fondazioni Antiusura della Regione Calabria, impegnate sul campo e proprio per questo sentinelle di una situazione enormemente sottovalutata dalle varie istituzione sia nazionali che regionali dicono che i giocatori patologici sono in continua crescita ma con questo clima si rischia ancora di più di abbassare il livello di consapevolezza individuale e collettivo del fenomeno.
«Per questo motivo chiediamo», rilanciano, «un incontro alla Regione Calabria per conoscere lo stato di attuazione della legge Regionale 9 del 2018 che all’articolo 16 prevede interventi di contrasto alla diffusione dell’usura connessa al gioco d’azzardo che, seppur depotenziata all’inizio della legislatura, prevede limitazioni di orari e territoriali alla diffusione illimitata delle sale gioco».
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