“Alle Serre”, l’agricultura che genera inclusione sociale
Con la piantumazione dei primi 40 alberi, ha preso il via il progetto promosso dalla cooperativa Zorba di Terlizzi, in partenariato con edizioni la meridiana, che punta a dare vita ad un’oasi polifunzionale immersa nella natura che connette socialità e cultura
Rigenerazione urbana, inclusione, promozione culturale, educazione ambientale e agricoltura sociale. Il progetto “Alle Serre” è un po’ tutto questo, perché ha l’ambizione di trasformare un’area verde poco utilizzata in una vera e propria oasi polifunzionale immersa nella natura, habitat innovativo per sperimentare progetti e azioni di welfare culturale. L’iniziativa promossa dalla cooperativa Zorba di Terlizzi, in partenariato con edizioni la meridiana, punta a «a creare un luogo aperto alla comunità in cui bambine e bambini, famiglie, giovani e meno giovani, tutti coloro che abitano il nostro territorio, possano incontrarsi, tornare a “stare fuori” per abitare e appartenere a un luogo in cui fare cultura e vivere l’incontro con l’altro, senza barriere» spiega Anna Maria Ricciotti, presidente della cooperativa sociale Zorba, che opera da vent’anni nel campo dell’educazione e dell’inclusione sociale attraverso le sue comunità per minori, adolescenti e donne in situazione di disagio sociale e povertà educativa. E adesso, dopo avere acquistato lo spazio, Contrada Parco – Provinciale Terlizzi/Ruvo si avvia a diventare un polo di agricultura in cui far fiorire inclusione.
“Alle Serre”, dunque, è uno spazio aperto ai territori di Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato e a tutta l’area di Bari Nord. Il primo “seme” del progetto è stato altamente simbolico, ed ha coinvolto in un’azione collettiva «associazioni, impresi, istituti scolastici, istituzioni che hanno risposto alla nostra call donando degli alberi che abbiamo piantumato in questo spazio vuoto» prosegue Ricciotti. «Un’attività che abbiamo animato per dare un senso di comunità, per far capire che ciascuno può sentirsi partecipe e può mettere radici per far crescere il territorio. Anche per questo, abbiamo voluto unire socialità e cultura, perché sono due elementi indispensabili per raggiungere questo obiettivo».
Di conseguenza, bambini e adulti si sono dati appuntamento per mettere a dimora i primi 40 alberi ricevuti in dono. «Abbiamo piantumato specie arboree autoctone, come querce, carrubi, lecci. Anche i sindaci dei Comuni di Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato hanno piantato simbolicamente un albero per sottolineare la collaborazione tra i territori».
“Alle Serre”, però, punta a diventare un centro polifunzionale trasversale, capace di ospitare numerose e differenti attività. «In questo spazio» racconta Ricciotti «ci sarà un teatro all’aperto biologico, capace di connettere innovazione sociale e culturale, editoria, agricoltura e ambiente, artigianato, arte e design. E’ previsto uno spazio accessibile e inclusivo, con un’area sempre dedicata alla Biblioteca di libri accessibili del Progetto Lettori alla pari di edizioni la meridiana. Ci sarà una zona con piccole aule didattiche, spazi di apprendimento diversi da quelli tradizionali, che consentiranno un contatto costante con gli elementi della natura, sostenendo i bambini e le bambine delle scuole primarie dell’infanzia nell’ apprendimento attivo a livello fisico e morale. Sarà installata anche una grande serra, utilizzabile in maniera polifunzionale con l’idea di riprendere la tradizione floricola e agricola di Terlizzi. Non mancheranno, infine, azioni di agricultura, per combinare agricoltura sociale ed esperienze culturali innovative, con spazi dedicati alla coltivazione, alla formazione, al coworking, al confronto, alla lettura e alla crescita professionale e personale».
Intanto, sono stati piantumati i primi alberi donati dalla comunità, che di fatto hanno dato il via all’azione progettuale di rigenerazione urbana dei territori coinvolti. «E’ solo un passaggio» conclude Ricciotti «di un grande processo che abbiamo iniziato in questi mesi e che ci vuole portare alla costruzione di un senso di comunità e di partecipazione».
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