Innovazione

Foggia, a Carlo Borgomeo il premio “Menichella”: ha contributo allo sviluppo del Sud

Il “Premio Donato Menichella”, istituito dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia in collaborazione con la Banca d’Italia, va a tutti quei professionisti e a quelle istituzioni che con la propria opera hanno contribuito negli anni allo sviluppo culturale, sociale ed economico del Meridione italiano. Quest’anno il riconoscimento è andato a Carlo Borgomeo, che alla guida di Fondazione con il Sud «ha fatto conoscere una nuova stagione di sviluppo»

di Emiliano Moccia

«Il premio va a me, ma va a me in quanto presidente della Fondazione Con il Sud che in questi anni ha svolto un lavoro straordinariamente innovativo ed ha erogato un po’ di risorse anche al territorio della provincia di Foggia, soprattutto per dimostrare che il vero problema del Sud non è quello di trasferire tanti soldi, ma di trasferirli in maniera intelligente, puntando sul capitale sociale». Carlo Borgomeo conosce molto bene le dinamiche socio-economiche del Mezzogiorno ed in questi anni ha condiviso la sua esperienza e la sua passione per generare politiche di sviluppo nelle regioni del Sud. Per questo, nel ritirare a Foggia il “Premio Donato Menichella” 2023 è tornato a rilanciare uno dei temi che gli sta più a cuore, come ha scritto anche nel suo ultimo libro “Sud, il capitale che serve” (Vita e Pensiero). Del resto, l’onorificenza istituita dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in collaborazione con la Banca d’Italia, va a tutti quei professionisti e a quelle istituzioni che con la propria opera hanno contribuito negli anni allo sviluppo culturale, sociale ed economico del Meridione italiano.

Carlo Borgomeno (a sinistra) riceve il Premio “Menichella” da Aldo Ligustro, presidente della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. (foto: Aurelio Andretta)

A spiegare la motivazione con cui l’altra sera, a Foggia, gli è stato consegnato il riconoscimento, è stato Aldo Ligustro, presidente della Fondazione dei Monti Uniti: «Carlo Borgomeo è stato tra i promotori di un nuovo approccio al tema dello sviluppo del Mezzogiorno, portando al centro dell’attenzione il primato delle persone e della coesione sociale sull’economia e restituendo fiducia e supporto alle comunità locali, al fine di raggiungere uno sviluppo economico reale e non illusorio, come ha evidenziato il fallimento delle politiche di intervento straordinario per il Sud, basate solo sul trasferimento di risorse finanziarie». Per i promotori del Premio, le ricadute in termini occupazionali, sociali e culturali scaturite dai tanti progetti sostenuti da Fondazione con il Sud nella provincia di Foggia e nel resto della Puglia, hanno lasciato il segno. Perché sono iniziative che continuano a pulsare, a creare occupazione, a rigenerare luoghi e persone.

Per questo, «la decisione di conferire il “Premio Donato Menichella” è caduta su Carlo Borgomeo per la sua illuminata guida alla presidenza della Fondazione Con il Sud grazie alla quale il meridione italiano ha conosciuto una nuova stagione di sviluppo. Si è comportato come un presidente “militante”, sempre presente sul campo, particolarmente attento alle esigenze dei territori più problematici e dei soggetti più fragili, spesso molto prima che se ne accorgesse lo Stato, come dimostra il caso emblematico di Caivano» ha evidenziato Ligustro. Beni confiscati alla mafia rigenerati e restituiti alla comunità per il riuso sociale, interventi di assistenza sanitaria per migranti che vivono nei ghetti, sostegno a progetti di inserimento lavorativo per persone con disabilità o problemi di salute mentale, valorizzazione della pratica sportiva, recupero di immobili abbandonati per convertirli in hub sociali e produttivi, promozione dell’agricoltura sociale come occasione di occupabilità dei soggetti fragili e di cura della terra, e tanto altro. Risorse economiche e visioni che hanno contribuito a rendere più protagoniste le realtà del terzo settore, le cooperative sociali, le organizzazioni di volontariato pugliesi che facendo rete – anche con le istituzioni pubbliche – hanno saputo cogliere l’occasione per trasformare un problema in opportunità di innovazione sociale, economia, inclusione.

Ci vuole il capitale sociale umano, quella cosa immateriale che è una premessa dello sviluppo. E il terzo settore è un grande produttore di capitale sociale

— Carlo Borgomeo

«Il meccanismo del consenso politico al Sud è sempre stato: io sto inguaiato e tu Nord mi devi aiutare e se non ce la faccio è colpa tua» ha detto Borgomeo, che dopo 14 anni lo scorso mese di maggio ha lasciato la carica di presidente di Fondazione con il Sud. «I soldi ci vogliono, sono importanti, ma dobbiamo capire che sono necessari, ma non sufficienti. Ci vuole il capitale sociale umano, quella cosa immateriale che è una premessa dello sviluppo. Ed il terzo settore è un grande produttore di capitale sociale. La radice della relazione sociale positiva è solo una: il dono. Donarsi all’altro».

Un momento della premiazione (Foto: Aurelio Andretta)

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