Non profit

Visti da vicino. Non profit, Hillary ne sa di pi

Parla Mery Ellen Jackson: "Abbiamo contattato i due candidati. Ecco com’è andata".

di Carlotta Jesi

"Hei, non profit lady!" Mery Ellen Jackson, direttore generale del Centro per il non profit del New Hampshire, non ha dubbi: il principale indicatore del successo del Nonprofit Primary Project, la campagna lanciata dal terzo settore americano per influenzare la corsa alla Casa Bianca, è l?appellativo con cui il candidato repubblicano Mike Huckabee l?ha apostrofata ai tavolini del Cesarios Pizza di Manchester la vigilia delle primarie nel New Hampshire: «Hei, signora non profit!», Riconoscendola, fra decine di clienti, e associandola al terzo settore. Un anno e mezzo fa, quando il Nonprofit primary project è stato lanciato a Washington, in pochi credevano che i leader del terzo settore sarebbero riusciti a influenzare l?agenda dei candidati. Qual è il segreto del successo? «Innanzitutto, la formazione», dice la Jackson. «Abbiamo insegnato ai leader del terzo settore le tecniche di bird-dogging che consentono di avvicinare un aspirante presidente in pubblico e di porgli delle domande senza violare la legge che vieta alle charity di fare politica». Una strategia molto attenta ai particolari. «Si devono indossare abiti sgargianti per farsi notare, fissare il candidato per catturarne lo sguardo e tenere le mani sempre alzate in aria per mostrare che si ha qualcosa di importante da chiedergli», dice la Jackson. «Tre domande secche e precise: può farci un esempio di come ha lavorato con il non profit? Come intende sostenerlo dalla Casa Bianca? Come lavorerà insieme alla società civile? Dalle risposte, abbiamo capito che la maggior parte dei candidati conosceva i campi d?azione del non profit ma non lo considerava come un settore a sé, unito ed efficiente». Anche la Clinton e Obama sono stati avvicinati dagli attivisti. Com?è andata? Racconta la Jackson: «La senatrice ha parlato per oltre 10 minuti del terzo settore. Con Obama invece abbiamo dovuto improvvisare: ci siamo messi in fila con le persone che volevano stringergli la mano. Gli abbiamo chiesto: Che piani ha per sostenere il non profit? Ha detto di aver lavorato per un ente senza scopo di lucro e ci ha invitato a consultare la parte del suo sito con un?agenda dedicata al terzo settore.


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