Mondo

Vis : basta con l’occupazione in Terra Santa

L’organizzazione non governativa delle Opere Salesiane, da anni attiva in Palestina, chiede agli israeliani di fermare le violenze indiscriminate

di Barbara Fabiani

?Siamo sconcertati nel vedere che uno Stato si sia investito del diritto di punire indiscriminatamente, sotto l?egida della lotta al terrorismo, infliggendo sofferenze e pene su vasta scala ad un popolo intero?, Antonio Raimondi, presidente del Vis non trattiene più lo sdegno per l?aggressione militare nei confronti della popolazione civile palestinese. L?organizzazione non governativa promossa dal Centro Nazionale Opere Salesiane da anni lavora nelle città della Palestina per incoraggiare il dialogo tra popoli, con particolari azioni nell?ambito dell?educazione dei ragazzi, ma questa volta la situazione richiede una posizione ferma. ?Ai fratelli maggiori ebrei va ricordato che la ?primogenititura? va esercitata bene, perché essa comporta onori, ma anche responsabilità ben precise. Un popolo non può vivere permanentemente in guerra contro tutto e tutti, ma soprattutto non può togliere agli altri quei diritti che sono sacrosanti per se stessi?, ha detto Raimondi che non per questo ha dimenticato di ribadire l?importanza della memoria della Shoa. ?Siamo profondamente preoccupati che persa la speranza di una vita dignitosa per sé e i propri figli la lotta si sostituisca al dialogo. E? fondamentale per una pace duratura la costruzione di una coscienza democratica mondiale, senza la quale saremo costretti a vedere ancora la notte della Storia dell?umanità?.


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