Mondo

Vis: “prima dei cannoni viene la giustizia sociale”

L’ong delle Operae salesiane ricordano ai parlamentari che senza una vera giustizia “infinita” non c’è una libertà “duratura” per tutti.

di Barbara Fabiani

?I nostri parlamentari non abbiano il coraggio solo di impegnare le nostre forze armate e le nostre finanze in guerra, ma piuttosto quello di mettere a disposizione della cooperazione allo sviluppo maggiori risorse e strumenti più adeguati che possano portare fuori da questa situazione disastrosa queste popolazioni?. Questo la sostanza della protesta del Vis alla decisone del Parlamento all?intervento attivo in Afghanistan. La richiesta dell?ong delle Opere salesiane al governo è che quest?ultimo si faccia portavoce in tutte le sedi internazionali per sostenere lo sviluppo sociale ed economico , inteso come un processo più ampio, nei paesi poveri, unico percorso efficace per una crescita delle libertà sostanziali per ogni essere umano e per garantire i diritti umani in società libere. ?Siamo fermamente convinti che il terrorismo trova linfa vitale nell?ingiustizia e nella povertà del mondo e che non può essere sconfitto fintanto che ogni uomo sulla terra non avrà pari dignità; perché persa la speranza di una vita dignitosa per sé e per i propri figli, la lotta si sostituisce al dialogo?, conclude il Vis.


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