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Violenze famigliari: norme più severe

Misure più severe contro la violenza tra le mura domestiche. Il testo è passato all’Aula

di Redazione

Senato: la commissione Giustizia ha approvato, in sede referente, il testo unificato di tre provvedimenti (n. 2675, 72, 159-A) che detta misure contro la violenza tra le mura domestiche. Il testo è passato all?Aula. Finalmente norme più severe contro le violenze familiari. Il testo approvato dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama e trasmesso all?Aula il 27 novembre ?98, prevede l?obbligo di lasciare immediatamente l?abitazione e il divieto di rientrarvi per chi si rende protagonista di atti di violenza domestici. Questa nuova misura cautelare, nel testo originale, poteva essere applicata solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di fronte al pericolo del ripetersi degli atti di violenza. L?applicazione non sarebbe quindi stata possibile per un numero elevatissimo di casi. Per questa ragione, la commissione ha ritenuto opportuno introdurre nel testo una deroga, dando al giudice la possibilità di adottare la misura anche al di fuori dei limiti già citati. L?allontanamento dalle mura domestiche è un?indispensabile misura intermedia tra la libertà e la custodia cautelare. Il provvedimento prevede anche il divieto per la persona allontanata di avvicinarsi agli altri luoghi dove si reca abitualmente la vittima. E dà al giudice la possibilità di ordinare il pagamento di un assegno a favore della famiglia, senza distinzione per le situazioni di convivenza, che potrà avvenire anche attraverso una trattenuta sullo stipendio del responsabile. Un altro elemento nuovo è la possibilità dell?intervento dei servizi sociali e dei centri di mediazione familiare, per fornire una terapia di sostegno al nucleo in difficoltà.


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