Welfare
Violenza sulle donne, una questione educativa
Agnese Ranghelli, responsabile del Coordinamento Donne Acli: "Chiediamo alle istituzioni di non ridurre il dibattito solo sugli effetti ma di concentrarsi sulle cause: va potenziata la formazione e la sensibilizzazione sul tema già negli adolescenti, promuovendo modelli positivi di relazione"
di Redazione
“Le radici della violenza contro le donne affondano in una seria questione culturale e sociale che attraversa tutto il nostro Paese e tutte le generazioni – ha affermato la responsabile del Coordinamento Donne Acli, Agnese Ranghelli in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne – per questo chiediamo alle istituzioni di non ridurre il dibattito solo sugli effetti ma di concentrarsi sulle cause: va potenziata la formazione e la sensibilizzazione sul tema già negli adolescenti, promuovendo modelli positivi di relazione, educando ai sentimenti e al rispetto sin da piccoli. Anche dal punto di vista normativo – conclude la Ranghelli – persistono gravi lacune, ad esempio è ammessa la denuncia della violenza solo entro sei mesi dai fatti, tempi troppo brevi per permettere alla vittima di trovare la forza di rivolgersi alle forze dell’ordine; andrebbe rivisto anche il ddl Pillon soprattutto per quel che riguarda le madri che si separano a motivo delle violenze domestiche”.
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