Famiglia
Violenza e abusi in famiglia: presentati tre disegni di legge
Sarà il coniuge violento a dover abbandonare il tetto domestico e a pagare un assegno per mantenere i figli. Queste le principali novità
di Redazione
Senato: tre disegni di legge (n. 72, presentato da Franca D?Alessandro Prisco e altri otto senatori della Sinistra democratica; n. 159, presentato da Carla Mazzuca di Rinnovamento italiano; n. 2675, presentato dal governo) che contengono misure contro la violenza nelle relazioni familiari, all?esame congiunto, in sede referente, della commissione Giustizia.
Allontanare dal nucleo familiare il soggetto violento e obbligarlo al pagamento di un assegno per mantenere i figli. Questa la soluzione per combattere più efficacemente la violenza domestica, prospettata in tre disegni di legge presentati rispettivamente da Franca D?Alessandro Prisco e altri otto senatori della Sinistra democratica, da Carla Mazzuca di Rinnovamento italiano e dal governo, all?esame della commissione Giustizia. Lo stato attuale delle cose costringe chi subisce le aggressioni e gli abusi – quasi sempre la donna – e vuole denunciare i fatti, ad abbandonare la casa per sfuggire alle inevitabili ritorsioni, aggiungendo alle sofferenze di una situazione intollerabile anche le difficoltà e le umiliazioni di dover cercare ospitalità altrove. Con l?introduzione di queste nuove misure, ispirate all?Ordine di protezione previsto dalle leggi civili statunitensi, sarà invece l?autore delle violenze a doversi allontanare dal luogo di residenza. Il tutto avverrà con un semplice e veloce procedura senza vincolo di formalità. Il giudice, infatti, potrà assumere informazioni, procedere ad atti di istruzione sommaria, disporre indagini sui redditi e sul patrimonio personale e comune dei coniugi o dei conviventi, con l?aiuto della polizia tributaria. E potrà disporre, in casi di emergenza, l?allontanamento del soggetto violento senza aver ascoltato ambedue le parti in causa. La violazione dell?Ordine di protezione, costituirà un reato penale, punibile nei casi più gravi anche con la reclusione. E per il periodo indicato dal provvedimento, il familiare violento dovrà provvedere a mantenere i figli, con un assegno periodico a favore della parte lesa. Un obbligo che sarà meglio rispettare, visto che le autorità potranno rivolgersi direttamente al datore di lavoro della persona colpevole di abusi e invitarlo a corrispondere il dovuto al resto della famiglia.
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