Volontariato
Violenza di genere, il cartone del latte Coop ce la ricorderà
La grande catena distributiva della cooperazione di consumo lancia una campagna per far crescere la consapevolezza della violenza di genere e per rilanciare le pari opportunità. In novembre, su 2 milioni di confezioni, sarà riportato il numero anti-violenza e alti-stalking: 1522. L'alleanza con Differenza Donna e con i centri antiviolenza
Da novembre i prodotti alimentari di largo consumo del marchio Coop saranno il simbolo di una battaglia che, partendo dagli scaffali del supermercato, raggiungerà le case degli italiani, dove molto spesso si consumano violenze domestiche.
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, Coop ha lanciato insieme a Differenza Donna un’imponente campagna di informazione e sensibilizzazione che coinvolge i suoi punti vendita e prodotti, aiutando le donne ad “acquistare consapevolezza” sulla violenze di genere e incoraggiarle a chiedere aiuto. Da novembre sono infatti già reperibili nei supermercati Coop 2 milioni di confezioni di latte Uht in un’edizione speciale che porta in bella evidenza il numero antiviolenza e stalking 1522, nello spazio sotto le informazioni nutrizionali.
“La campagna parte da uno dei prodotti più acquistati dalle famiglie, ma coinvolgerà anche gli scontrini emessi nelle casse dei punti vendita Coop, gli adesivi sulle toilette e le immagini sui carrelli”, spiega Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia. Il packaging e la condivisione massiva del servizio 1522 sui prodotti Coop favoriranno la sensibilizzazione dei consumatori e accompagneranno le donne vittime di violenza in un percorso di autodeterminazione, rendendo quanto più facilmente reperibili le informazioni per chi avrà bisogno di aiuto. “La nostra impresa incrocia ogni giorno migliaia di consumatori, la maggior parte donne, vogliamo raggiungere in questo modo qualsiasi fascia sociale perché sappiamo che la violenza di genere, purtroppo, è democratica e colpisce indiscriminatamente chiunque. È nostro dovere fare tutto ciò che è necessario per dare risonanza ai diritti umani” conclude l’Ad di Coop Italia.
La forza dell’iniziativa, inserita nel progetto Coop “Close the gap” che promuove la parità di genere femminile, combatte le disparità e riduce le differenze, si esplica però nel filo diretto che il marchio, come privato, stringe con l’associazionismo pubblico, in questo caso con Differenza Donna e con i centri antiviolenza che raccolgono migliaia di testimonianze. Chi acquisterà i prodotti aderenti alla campagna contribuirà infatti alla raccolta fondi che il marchio Coop ha lanciato in favore delle case famiglia che ospitano donne vittime di violenza, promuovendo oltre ai cartoni del latte anche una borsa di tela celebrativa, realizzata dall’illustratrice Diana Ejaita. Il ricavato della spesa sarà in parte devoluto all’associazione Differenza Donna, che Coop sceglie di sostenere a livello nazionale.
“Il ruolo del mondo privato è importante per rompere e scardinare la violenza di genere”, ha così commentato in conferenza stampa Monica Lucarelli, assessora alle Politiche della sicurezza, pari opportunità e attività produttive di Roma Capitale.
“La campagna messa in atto da Coop e Differenza Donna permetterà di orientare le richieste di aiuto di molte donne, contribuendo a farle sentire meno sole”, sostiene Maria Spiotta, responsabile per Differenza Donna Aps del Numero 1522. Dalla pandemia a oggi, il numero antiviolenza e stalking è diventato ancor di più uno strumento essenziale nel contrasto alle violenze di genere. Sono state 1600 le donne vittime di violenza accolte dal’associazione da gennaio a settembre 2022, inoltre sono state registrate 12.270 chiamate nel primo trimestre dell’anno.
Tra queste, sono quasi 3mila le persone che hanno richiesto aiuto per se stesse e che hanno subito varie forme di violenza. “Abbiamo raccolto più di 36mila contatti via 1522 durante la pandemia, registrando un incremento di richieste di aiuto del 71% in particolare via chat”, interviene Spiotta, suggerendo come la comunicazione indiretta faccia sentire più al sicuro le vittime. “La prima domanda che ci viene posta durante il primo contatto è se ci saranno ripercussioni per chi si espone”, prosegue.
La presenza di un prodotto comune come il latte, normalmente sulle tavole delle famiglie, in uno scenario extra-ordinario come quello della violenza può, allora, aiutare le donne a uscire fuori dalla cornice dell’abuso, a trovare spazio e voce. “Iniziative come queste raccontano che c’è un’alternativa sostenibile e percorribile per loro: sosteniamo una campagna che non vittimizza le donne, ma permette loro di trovare facilmente un punto di riferimento e rivolgersi ai centri antiviolenza”, spiega Elisa Ercoli, presidente Differenza Donna Aps.
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