Violenza, dati allarmanti. Quanto squilla Telefono Donna

“Ci chiamano in tante, molte giovani, di 19-20 anni, che scoprono nel fidanzato un uomo manesco e offensivo”: a parlare è Stefania Bartoccetti dal suo osservatorio, il Telefono Donna di Milano. “Solo pochi anni fa, per arrivare al punto di rottura, alla denuncia, passavano anni. Adesso il violento esplode subito. E ci chiamano meno le madri di famiglia”. È un ritratto impietoso quello che emerge da Telefono Donna, l?help line attiva da undici anni nel capoluogo lombardo. Nei primi sei mesi dell?anno in 3.710 hanno gridato il loro bisogno. Oltre la metà (ben il 65%) ha dai 18 ai 35 anni e si tratta per lo più di donne senza figli (il 70%). Cinque anni fa le percentuali erano diverse: una ricerca realizzata con la Regione Lombardia evidenziava che il 35% di chi chiamava l?help line avesse tra i 35 e i 44 anni e solo una su quattro era più giovane. “Chi ci chiama”, continua, “denuncia soprattutto violenze psicologiche e maltrattamenti; per fortuna sono abbastanza ridotte le molestie sessuali”.
Altra città, problemi simili. “C?è una violenza subdola, verbale, che in chi la subisce crea un calo di autostima”, avverte Lella Menzio del Telefono Rosa di Torino. Anche sotto la Mole aumentano le denunce: più 25% rispetto al 2002. Per togliere ogni illusione, la Menzio ricorda pure i dati dell?Eurispes del maggio scorso sui delitti di coppia: “Un omicidio ogni tre riguarda l?ambito familiare e il Piemonte è la regione dove si sono registrati più episodi”. Dati alla mano, le volontarie di Telefono Rosa rimandano a una situazione che con il trascorrere del tempo peggiora. “Fino a dieci anni fa erano le ?fasce deboli? a chiedere aiuto. Adesso ci chiamano tutte le classi sociali e ahimè aumentano le under 25”, conferma Lella Menzio. Un?indagine del 1995 presentava un altro identikit della donna vittima di violenza: casalinga, sposata, trentenne. Oggi rappresenta un terzo delle utenti. Altro particolare emergente è che gli uomini che picchiano, molestano, insultano le compagne sono sempre più giovani: “Sono i coetanei, l?età della violenza si abbassa”.
Quando cercano aiuto le donne sono al limite: scrivono email o telefonano se non ce la fanno più. “Ci stiamo accorgendo di quante donne in carriera sopportino ogni cosa pur di non rimanere sole. Violenza è anche l?accettare lo scambio di coppia, l?insulto pesante”. Emancipate e giovani, ma insultate e violate. “Nonostante anni di battaglie per dimostrare quanto valiamo, non siamo riuscite a produrre una società che ci rispetti e che non consideri scontati gli insulti che gli uomini ci rivolgono”, è l?ultima, amara, considerazione di Stefania Bartoccetti.

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