Cultura

Vino addio, gli italiani preferiscono aperitivi e superalcolici

In 30 anni dimezzato il consumo. I dati della Coldiretti

di Redazione

Meno di 40 litri a persona. È questo il consumo di vino in Italia che nell’arco di 30 anni si è praticamente dimezzato per un consumo totale che oggi è inferiore ai 21 milioni di ettolitri. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in riferimento al report dell’Istat sull’uso e abuso di alcol in Italia nel sottolineare che nel 2011 gli italiani hanno speso addirittura più per acquistare acqua che per il vino.
Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani, è stato accompagnato – sottolinea la Coldiretti – dalla preoccupante crescita fra i giovani e gli adulti dell’abitudine al consumo di superalcolici, aperitivi e amari lontano dai pasti e con frequenza occasionale al posto del vino. Il vino che è in realtà caratterizzato da un più responsabile consumo abbinato ai pasti che non ha nulla a che fare con i binge drinking del fine settimana ed è oggi invece sempre più – precisa la Coldiretti – l’espressione di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.

Si tratta di un cambiamento che – conclude la Coldiretti – occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni.

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