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Vincoli e obblighi per il volontariato
Il Coordinamento dei Centri di servizio per il volontariato della Lombardia chiede chiarimenti sulla delibera regionale
di Redazione
Il 1 dicembre 2010 è stata approvata, dalla Giunta Regionale della Lombardia, la Delibera IX/893 “Trasporto Sanitario da parte di soggetti privati”. Un atto che definisce e regolamenta in Lombardia il cosiddetto“trasporto sanitario semplice”, ponendo vincoli ed obblighi di rilievo anche per molte organizzazioni di volontariato e associazioni che si occupano di soggetti appartenenti a categorie deboli.
La norma, destinata in primis agli enti che gestiscono servizi di ambulanza, interessa anche chi, autonomamente o in convenzione, svolge il servizio che la DGR definisce di “accompagnamento protetto”, ossia il trasporto con semplici autovetture di persone anziane o bisognose presso strutture Sanitarie o Sociosanitarie.
Il principio più importante introdotto è quello dell’autorizzazione, per cuiquest’attività non potrà più essere svolta sulla base di una libera iniziativa da parte delle associazioni o degli stessi comuni. L’autorizzazione sarà infatti obbligatoria sia per l’attività che per gli automezzi e per la sede dell’organizzazione, i cui autisti dovranno peraltro sottostare a specifici percorsi formativi.
Una norma nata quindi per aggiornare le norme sul trasporto sanitario in ambulanza ma che va a incidere pesantemente sui, molti e diffusi, servizi di assistenza alle categorie deboli gestiti dal volontariato, che non sarà in grado di rinnovare o stipulare convenzioni con Comuni e Aziende Ospedaliere in assenza delle previste autorizzazioni.
Si resta ora in attesa di una circolare esplicativa e della definizione esatta dei soggetti abilitati ai percorsi di formazione previsti dalla DGR. Nel frattempo molte organizzazioni di volontariato hanno evidenziato ai Centri di Servizio le perplessità e criticità sollevate dalla delibera che rischia di interrompere un sistema diffuso di assistenza. Per questo motivo il Coordinamento dei CSV della Lombardia ha richiesto al Direttore Generale dell’Assessorato alla Sanità Carlo Lucchina ed al Direttore Generale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza Alberto Zoli un incontro urgente per condividere quanto rilevato sul territorio e individuare soluzioni comuni.
[fonte Ciessevi]
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