Sostenibilità

Vincenzo Ferrara: «Su Kyoto è scontro di civiltà»

Il coordinatore della Conferenza nazionale sui cambiamenti del clima (12 e 13 settembre a Roma) spiega perchè sul protocollo non si è ancora riusciti a trovare un accordo.

di Redazione

«La partita che si gioca rispetto al protocollo di Kyoto rappresenta lo scontro fra due culture: quella dell’Unione europea e quella degli Stati Uniti’». A spiegarlo è Vincenzo Ferrara, coordinatore scientifico della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici organizzata dal ministero dell’Ambiente il 12 e 13 settembre a Roma. Secondo Ferrara, per questo è così difficile giungere ad un accordo. E anche la decisione degli Usa di definire il mese prossimo una proposta alternativa a Kyoto ha radice nelle profonde differenze culturali che esistono Usa e Eu.

Sulla questione del cosiddetto post-Kyoto «la Ue si presenta con una cultura della solidarieta’, che guarda al bene del Pianeta e delle generazioni future, mentre la posizione Usa si basa su fattori economici come competitivita’ e guadagno, ma anche politici, per il predominio a livello internazionale. E se poi si dovranno affrontare eventi catastrofici si vedra’ al momento come affrontarli». Di qui l’impostazione diametralmente opposta sul tema del riscaldamento globale. «Mentre la Ue punta all’obiettivo di contenerlo entro un limite di 2 gradi per evitare che scattino meccanismi irreversibili, con una graduale riduzione delle emissioni fino al 60% entro il 2050 – spiega l’esperto – gli Usa pensano ad un target senza vincoli temporali e di metodo predefiniti, sollecitando accordi volontari fra le industrie». Nessun vincolo quindi, solo un obiettivo di riduzione senza una scadenza da perseguire tramite azioni che si ritengono di volta in volta «convenienti». Secondo Ferrara la soluzione è «è puntare su soluzioni tecnologiche per arrivare alla riduzione dei gas serra da cui le industrie americane potranno trarre profitto tramite i brevetti».

Il prossimo appuntamento sul tema dei mutamenti climatici prima della conferenza di Washington del 27 settembre, sara’ a fine mese a Vienna, quando si riuniranno sia gli esperti dei Paesi aderenti al Protocollo di Kyoto, sia quelli dei Paesi che non hanno aderito, nel quadro della Conferenza quadro sul clima (Unfccc). «Sara’ un’occasione di dialogo – afferma l’esperto – prima dei prossimi negoziati ufficiali per il cosiddetto post-Kyoto, che si terranno a Bali a dicembre».

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