Famiglia
Vince l’Italia al premio videonews per ragazzi
In concorso un video realizzato dai ragazzi della scuola media Sabin di Segrate sulla comunicazione fra generazioni
L’ ”Istituto comprensivo Sabin’, ha trionfato oggi – primo premio assoluto e premio di categoria per il miglior montaggio – in un concorso internazionale di video news per ragazzi organizzato dalla grande societa’ elettronica giapponese Panasonic nel contesto dell’Expo internazionale di Aichi 2005.
La scuola di Segrate ha battuto le altre cinque finaliste, di Stati Uniti, Canada, Emirati arabi, Singapore e Giappone, scelte fra 390 scuole di 14 Paesi. Il filmato, realizzato dai ragazzi di terza media, dal titolo ”E’ cosi’ difficile comunicare?”, e’ stato scelto all’unanimita’ dalla Giuria internazionale, composta da Atsuko Toyama, ex ministro dell’educazione, cultura e sport del Giappone, Mari Christine, responsabile pubbliche relazioni dell’Expo di Aichi, e Larry Engel, professore di cinema della Columnbia university, Usa.
”Il lavoro illustra in modo eloquente, con un tocco di comicita’, gli inevitabili problemi di comunicazione tra differenti generazioni. Contrasti maggiormente esaltati dalla perfetta scelta della colonna sonora”, ha dichiarato la signora Toyama, presidente della giuria, nell’annunciare i premi in una cerimonia tenuta a Nagoya, la citta’ capoluogo della prefettura di Aichi dove e’ in corso l’Expo 2005 dedicato al tema ”La saggezza della Natura”.
Obiettivo del concorso era la produzione, da parte degli studenti di scuole medie inferiori, di un video di tre minuti sui temi dell’ecologia e della comunicazione, con le apparecchiature e l’assistenza messe a disposizione da Panasonic.
”Sono felice, non ho parole. Non avevo mai pensato che fosse possibile una vittoria del genere”, ha commentato subito dopo l’annuncio della vittoria l’insegnante Dario Guidotti, venuto in Giappone in compagnia di due dei ragazzi autori del video, scelti democraticamente per sorteggio, Jasmine Bianchini e Damon Arabsolgar.
”Siamo usciti in pochi mesi dal nostro piccolo guscio di Segrate, arrivando prima alla vittoria tra le scuole europee e oggi in cima del mondo. E’ un premio – ha proseguito Guidotti – per questi ragazzi e per il lavoro serio e appassionato fatto dalla scuola nella sperimentazione con le nuove tecnologie dell’informazione. Ora questa scoperta del mondo e questa sperimentazione vogliamo continuare a portarla avanti. Cercheremo di fare in modo che sia possibile, nonostante le difficolta’ del mondo della scuola”. I due ragazzi, Jasmine e Damon, sono ancora increduli. ”Non lo so cosa ho provato. Non ci capisco piu’ nulla”, ha confidato Jasmine.
”So solo che sono felice. Non sapevo se ridere, piangere, urlare. Avevo solo paura. Adesso svengo, mi dicevo. Invece non ho fatto nulla di tutto questo. Ma sono felicissima. Anche per il premio per il miglior montaggio. ”Devo esser sincero?”, le fa eco Damon, l’autore tra l’altro, della colonna sonora del video, lui che studia pianoforte dall’eta’ di tre anni. ”Se vuol sapere la prima cosa a cui ho pensato al momento dell’annuncio…beh e’ stata…non ci capisco piu’ niente. Era tutto l’anno che stavamo aspettando come sarebbe andata a finire. E scopri all’improvviso che la tua scuola e’ la prima al mondo in una cosa che ha prodotto. Dedico questa vittoria a tutti i compagni di classe e di scuola che hanno lavorato al video e a tutte le famiglie che hanno problemi di comunicazione”.
Domani la scuola Sabin di Segrate assaporera’ ancora meglio la gioia del trionfo visitando l’Expo di Aichi, dove il suo video sara’ proiettato, insieme con quelli degli altri cinque finalisti, sul maxi schermo ad alta definizione dell’Expo Plaza, e venendo accolta con tutti gli onori al Padiglione dell’Italia. ‘
‘ La giuria – hanno detto fonti della Panasonic – e’ rimasta colpita dal video dei ragazzi di Segrate, e non ha avuto alcun tentennamento nella scelta. Il conflitto tra generazioni e la via di scampo che alla fine viene suggerita, sono davvero visti con gli occhi dei ragazzi senza mediazioni degli occhi degli adulti, in questo caso gli insegnanti”.
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