Famiglia

Vietnam, sei condanne per adozioni illecite

Il Ciai, che da tempo aveva denunciato la grave situazione del paese, oggi si congratula con le autorità locali

di Benedetta Verrini

Dopo le notizie dei giorni scorsi relative alle adozioni in Vietnam, giunge oggi la notizia che le autorità locali hanno emesso sei condanne per adozioni illecite.

Secondo un’Ansa-France Presse, sei vietnamiti, tra cui due direttori di centri di adozione, sono stati condannati oggi in Vietnam a pene dai due ai quattro anni e mezzo di reclusione, al termine di uno scandalo di falsificazione di documenti per fare adottare piu’ di 250 neonati. Lo si e’ appreso dal tribunale di Nam Dinh, un centinaio di chilometri a sud di Hanoi. I due direttori dei centri di adozione di Nam Dinh, Truc Ninh e Y Yen, avevano montato dei falsi dossier d’abbandono per fare adottare 266 bimbi vietnamiti da stranieri tra il 2005 e il 2008. I paesi che piu’ hanno adottato questi bambini sono la Francia, l’Italia e gli Stati Uniti.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, che da tempo aveva espresso preoccupazione sulle irregolarità che aveva registrato nel paese. Ecco il testo:

“E’ questo un ottimo indicatore della volontà delle autorità vietnamite di porre fine alle pratiche illecite nel campo dell’adozione internazionale” dice Graziella Teti, responsabile del settore adozioni internazionali del CIAI, uno degli Enti italiani autorizzati a svolgere pratiche di adozione internazionale in quel Paese.

“Abbiamo più volte denunciato, in diverse sedi italiane e internazionali, la grave situazione vietnamita –continua Teti- e per questo apprezziamo veramente molto questo segnale di fermezza e ci congratuliamo con le autorità locali”.

Il CIAI, che nel 2009 ha portato a termine solo 2 adozioni dal Vietnam, non ha mai lavorato con i centri di adozione di Nam Dinh.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA