Cultura

Videotelefono fisso: il giudizio ai sordi. Pronto, mi vedi bene?

L'azienda lo pubblicizza "a gesti", e potrebbe servire per chi non sente. Unico neo, i costi. Ma già si pensa a sconti.

di Ida Cappiello

Si chiama Giulio il giovane sordomuto che in questi giorni parla a milioni di italiani dalla tv. Usa l?alfabeto dei segni per raccontare ai telespettatori (che leggono il discorso in sovraimpressione) quanto il videotelefono gli cambierà la vita, permettendogli di comunicare per immagini. Giulio è il protagonista di uno degli spot pubblicitari con i quali Telecom Italia sta lanciando il videotelefono, dotato di un display grafico da 3,5 pollici. Può essere installato semplicemente sostituendo il telefono di casa; si può acquistare a 199 euro, oppure noleggiare al costo di 3,58 euro al mese. Videotelefonare costerà 6 centesimi di euro al minuto. L?offerta Telecom, naturalmente, si rivolge a tutti e può soddisfare anche il semplice desiderio di vedere il marito lontano per lavoro o un amico conosciuto in vacanza. Per chi non parla e non sente, però, l?apparecchio ha una valenza ben diversa. Telecom, interpellata sulla possibilità di fornirlo ai disabili a condizioni di favore, ha dichiarato che sono allo studio iniziative in questo senso. Da parte sua, L?Ente Nazionale Sordomuti ha già stabilito un contatto con l?azienda. > dice il vicepresidente dell?ENS, Franco Zatini. >. Anche perché un ?concorrente? del videotelefono esiste già: si tratta dei servizi di telefono ponte attivati in alcune regioni italiane. La persona sordomuta, attraverso un telefono con tastiera fornito gratuitamente dall? ASL, può comunicare per iscritto con un operatore, il quale ?traduce? il messaggio in voce. Lo svantaggio di questi servizi è che sono disponibili a orario limitato e sono gratuiti solo per i residenti nella regione interessata.


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