Non profit

Videogame sciagurati: «Usa l’uranio, ragazzo»

Armi e radiazioni in un gioco elettronico: messaggi di guerra e anti-ambientalisti dentro Starcraft . I volontari: «Si scherza con sostanze che, nella realtà, uccidono»

di Redazione

Ennesimo allarme sui videogiochi: lanciano ai ragazzi contenuti bellicisti e cripto-inquinatori. Lo denuncia l’Osservatorio etico-ambientale “Stop U-238”di Segrate (Milano) organizzazione che si batte contro le forme di inquinamento strisciante. Sotto accusa il famoso Starcraft della Blizzard, videogioco per computer: «Se si sceglie la razza umana», racconta Marco Saba «ad un certo punto è possibile sviluppare la specialità “Uranio 238” per rinforzare i proiettili!». I volontari citano direttamente dal manuale del gioco in italiano, alla pagina 43: «Accademia – il “corpo dei Marine Confederati” è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e di nuovo personale da addestrare.L’Accademia è la sede primaria di queste attività. Ricerca proiettili U-238: queste munizioni in uranio esaurito sono in grado di migliorare la portata di tiro dei fucili Gauss C-14 dei Marine». La casa costruttrice rincara la dose a pagina 35: «Il fucile Gauss C-14- Impalatore spara piccoli “pungiglioni”metallici di 8mm a velocità ipersonica; questi proiettili sono in grado di penetrare in qualsiasi tipo di armatura. Per risparmiare munizioni e minimizzare l’energia richiesta, il fucile utilizza un sistema elettronico che consente di sparare solo in brevi raffiche…». Ma non è finita, a pag. 41 si legge: «Irradiazione: un’unità nemica presa come bersaglio di questo dispositivo, viene “immersa” in un flusso altamente energetico di particelle radioattive, in grado di infliggere notevoli quantità di danni energetici. Il campo radioattivo provocherà seri problemi anche a tutti coloro che si trovano entro una certa distanza dall’unità irradiata».Con il passare del tempo, spiegano ancora gli ideatori, la radioattività decresce, non prima però di aver inflitto notevoli danni alle forze nemiche. «Anche ai bambini iracheni e dei Balcani, ai volontari ed alle forze di pace, nonché a tutti i reduci della guerra del Golfo e simili» polemizzano dall’Osservatorio. Un caso di diseducazione all’ambiente “subliminale”?


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