Formazione

Vicenza, la Digos a casa di tre No Dal Molin

Blitz con requisizione di materiale ieri mattina nelle abitazioni di tre esponenti di punta dei movimenti civili contro la costruzione delle seconda base militare Usa in citt

di Daniele Biella

Una visita tanto inaspettata quanto destinata a riaccendere gli animi di molti vicentini e non solo. “Decine di agenti della Digos alle sette del mattino di ieri hanno buttato giù dal letto tre cittadini che sostengono la causa del Dal Molin. Con un mandato di perquisizione, hanno requisito gran parte del materiale presente nelle loro abitazioni”. A dirlo è Pippo Magnaguagno, voce della rete Lilliput vicentina e di due comitati che si oppongono alla costruzione della seconda base statuniteste sul territorio di Vicenza.

“Questi semplici cittadini hanno fatto l’errore di schierarsi dalla parte del ‘no’, di fare fronte compatto con chi non vuole una nuova base, di partecipare a manifestazioni, in prima persona, con strumenti di contrapposizione legali e previsti dalla Costituzione. E questo è il risultato”, commenta Magnaguagno, “Meno male che siamo in uno stato di diritto”.

Uno dei tre perquisiti è il promotore dell’iniziativa popolare per traformare l’aeroporto civile Dal Molin in un’area verde e ciclabile, idea del tutto contrapposta a quella di una base militare. “Come Comitati ‘Deliberatamente’ e ‘Più democrazia e partecipazione’ sosteniamo i tre amici e rifiutiamo questo attacco al movimento Dal Molin e questi tentativi di indimidazione, strumenti di forza intesi a diffondere paura e falsa informazione”, conclude Magnaguagno.


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