Non profit

VIAREGGIO. La Croce Verde continua a lavorare

La sede e alcune ambulanze sono danneggiate dall'esplosione

di Maurizio Regosa

«Il servizio della Croce verde va avanti. Nonostante i danni alle ambulanze e alla sede, prospiciente alla stazione di Viareggio, continuiamo a prestare il nostro servizio» così Milziade Caprili, presidente dell’organizzazione viareggina, raggiunto al telefono da Vita.it. Nella città toscana continuano le ricerche dei 5 dispersi mentre è salito  a 16 il numero delle vittime.

Com’è la situazione adesso?

Milziade Caprili: Stiamo collaborando con la Protezione civile come tutte le altre associazioni di volontariato. Nell’esplosione di questa notte abbiamo avuto pesanti danni alla sede e ai mezzi. Ora ci sono più di mille sfollati che devono lasciare la zona rossa per disinnescare quella che Bertolaso ha definito “una bomba su Viareggio”.

In pratica?

Caprili: In pratica occorre travasare il gas Gpl in nuovi contenitori. Per quanto riguarda noi stiamo svolgendo i servizi di sempre più ovviamente collaboriamo all’emergenza. Nella sede danneggiata c’erano anche gli uffici del Cup, il centro prenotazione di esami e visite specialistiche, e il primo soccorso. Naturalmente abbiamo dovuto trasferirli in una sede che abbiamo vicino al mare. In una città che d’estate passa da 60mila a 180mila abitanti, è chiaro che sono servizi importanti. Non possiamo permettere che il pronto soccorso sia intasato di richieste.

Cosa succederà ora?

Caprili: Posso fare una previsione mia. Essendo Viareggio una città nella quale ancora tengono i legami comunitari immagino che una parte degli sfollati troverà rifugio da parenti e amici. Una parte verrà ospitata in pensioni e campeggi, soluzione per la quale gli uffici comunali e il volontariato stanno lavorando. Alcuni hanno perso la casa, altri la casa e persone care. Un vero dramma.

 

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