Famiglia

Viaggio di nozze, meglio la ceretta o il Gps?

Viaggi. Opera prima di Carlotta Jesi, giornalista viaggiatrice

di Angelo Ferrari

Volete mettere in pericolo il vostro matrimonio con un viaggio? Munitevi di gps, mappe, non preoccupatevi del bagno e il gioco è fatto. Se poi siete in viaggio di nozze, i minuti che vi restano da vivere in coppia rischiano di essere pochi se non conoscete i trucchi che vi consentono di superare la sindrome da «ultimamente ci frequentiamo troppo». Il consiglio: stipulate una polizza honeymoon. I dettagli li trovate in Viaggi di nozze zaino in spalla. Quello di Carlotta Jesi è un libro divertente, drammatico, ironico, ma soprattutto un prezioso manuale di sopravvivenza (per lei). Per lui, invece, l?occasione per evitare errori che possono costargli l?epiteto: «Senza gps non sei nessuno, anche se ti dai arie da rambo on the road». Il libro è diviso in due parti. La prima dedicata ai preparativi del viaggio, dall?allestimento dello zaino alle tecniche per «sopravvivere a una vacanza in tenda a basso tasso di comfort e alta aspettativa erotica. Sfida che Marilyn Monroe forse poteva affrontare con una goccia di Chanel, tu solo con un buon rifornimento di repellente per insetti». La seconda parte è dedicata alla strategie per affrontare massacranti trekking in Nepal, piuttosto che un corso di surf con un istruttore che parla di tutto tranne che delle tecniche per evitare che la tavola ti piombi addosso lasciandoti stordita per il resto del viaggio di nozze. Ma il tratto distintivo è lo zaino, compagno inseparabile della viaggiatrice che non ci sta ad apparire come una qualsiasi turista ?samsonite?. La Jesi vuole sfatare il mito per cui il turismo di lusso si fa con la valigia griffata e quello pulcioso col backpack, e dimostrare che si può vivere con spirito on the road anche la più stereotipata delle vacanze, il viaggio di nozze. Il tutto senza perdere salute, femminilità e compagno. Insomma, la perfetta viaggiatrice ninja. Che a lui fa paura. La regola prima: il gps lasciatelo a casa. In viaggio di nozze non vi serve per localizzare la mogliettina: è lì. E, soprattutto, non scordarvi il PS: «In caso di litigata su treni, autobus, risciò, camper e barche a vela senza porte da sbattere, oggetti contundenti da tirare e altri ausili per sclerare, c?impegniamo a interrompere il viaggio e a iscriverci a un corso. Lui di batik e io di cucina. O di surf, usi e costumi del luogo, o salvaguardia della tartaruga. La materia non conta: per evitare il divorzio, bastano un paio d?ore d?aria trascorse a fare cose diverse». In questa eventualità il gps vi avvicinerebbe troppo.


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