Cultura

Viaggi nel senso giusto

Nato come associazione, poi è diventato un tour operator vero e proprio.Così Massimo Busani e Lucia Pippa hanno mollato il turismo tradizionale.

di Redazione

Sono fra i pionieri del turismo consapevole. Massimo Busani e la moglie Lucia Pippa hanno creato Pindorama facendo una scelta di vita, lasciando il lavoro in un tradizionale tour operator per un?attività che avesse un significato più profondo. Viaggiatori per lavoro e per diletto, hanno conosciuto tanta gente del Sud del mondo e con loro si sono confrontati sulla fattibilità di viaggi diversi, percorsi che, come loro dicono, non finiscono con l?atterraggio in Italia ma cercano di continuare.
Tierra: Nati come associazione, nel 95 siete diventati anche tour operator…
Massimo Busani: Le associazioni per operare hanno bisogno per legge della organizzazione tecnica di un tour operator. La nostra scelta, fin dagli inizi, è stata quella di provare a stare nel mercato del turismo lavorando con criteri diversi ma con buoni standard qualitativi e professionalità. Di qui la scelta di fare il nostro tour operator, e non rivolgersi ad altri, ai quali il più delle volte importava ben poco delle attività che stavamo facendo. Per il resto il viaggio è improntato ai criteri del turismo responsabile e diretto a conoscere, oltre ai siti archeologici e le bellezze naturalistiche, anche il lavoro e le attività di comunità e persone impegnate in organizzazioni sociali, politiche, religiose e del mondo della cultura in grado di fornire un quadro il meno schermato possibile della realtà che si visita. Le guide e gli accompagnatori sono persone del posto, non professionisti, che fungono da facilitatori culturali per agevolare il rapporto fra le persone del gruppo e le realtà ospitanti.
Tierra: Come scegliete vettori, alloggi, itinerari?
Busani: Pindorama in questi anni ha scelto determinate realtà locali sulla base di informazioni reperite da fonti che conoscono bene il territorio. Abbiamo sempre avuto contatti con realtà del commercio equo, da Ctm a Commercio Alternativo a EquoMercato, ad associazioni di solidarietà, come Rete Radiè Resch. Utilizziamo sempre vettori di linea, in questo c?è poca scelta.Cerchiamo di viaggiare il più possibile per mantenere un contatto il più possibile fertile con le realtà con cui operiamo.
Tierra: Venti giorni in Perù, ad agosto, 2.430 euro a persona. Una bella cifra…
Busani: Notevolmente più bassa di quella della maggior parte dei tour operator tradizionali, tenendo conto che quasi il 50% di questa cifra in alta stagione è il costo del volo. I prezzi sono trasparenti, ai partecipanti viene consegnata una scheda che ne documenta la composizione.
Tierra: Facciamo il caso del Perù?
Busani: Certo. Volo intercontinentale 1.100 euro, voli interni 200 euro, organizzazione locale 860 euro (pernottamento, prima colazione, pulmino, le varie escursioni e guadagno dell?organizzazione che cura il viaggio), quota progetto 40 euro, assicurazioni-dispense-spese segreteria 50 euro, Pindorama 180 euro. Nel prezzo è compresa una quota di 40 dollari a persona destinata a finanziare un microprogetto che verrà visitato.
Tierra: In otto anni cosa è cambiato?
Busani: Il trend del settore, pur restando almeno per il momento di nicchia, ha una certa crescita, nel 2002 hanno viaggiato con noi circa 300 persone. È aumentata l?età dei viaggiatori, viaggiano di più anche famiglie, le donne, e sempre di più sposi in viaggio di nozze. Prima erano soprattutto persone impegnate nel sociale. Oggi, alcune non conoscono il commercio equo o non fanno esperienze di volontariato.
Carmen Morrone

Un consiglio:lasciate a casa i preconcetti

Il nostro viaggiatore non è concepito come semplice consumatore passivo di un prodotto, ma il partecipe attivo di un?esperienza che punta a favorire lo scambio culturale e umano. Deve quindi porsi con un atteggiamento mentale di apertura al nuovo, al diverso. Deve cercare di lasciare a casa i preconcetti, mettendo anche in conto gli imprevisti derivanti dall?affrontare un?esperienza che è in movimento. Da qui la necessità di avere una capacità di autogestione e di adattamento superiore ai tradizionali viaggi turistici. Il viaggio viene preparato con almeno un incontro preliminare, nel quale vengono consegnate le nostre microguide e dove si iniziano a conoscere i compagni di viaggio.

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