Non profit

Viaggi lontani dal tutto compreso

L’associazione Sguardi oltre il confine offre al turista itinerari di conoscenza diversi dai soliti pacchetti

di Antonietta Nembri

Associazione ?Sguardi oltre il confine?
Viaggiare a occhi aperti. Vivere il viaggio come un?esperienza in grado di arricchire ciascuno e allo stesso tempo capace di non togliere ricchezze e originalità alle popolazioni che si incontrano. Questa è una delle tante proposte dell?associazione culturale ?Sguardi oltre il confine?. Nata nel 2000 da un gruppo di persone coinvolte in progetti di solidarietà con il sud del mondo e le tante periferie del Nord, nell?aprile del 2001 l?associazione si è costituita formalmente e ha aderito all?Aitr (Associazione italiana del turismo responsabile). Ed è proprio all?essere turisti in modo diverso che punta la neonata associazione che ha come punto di riferimento (anche perché molti dei suoi aderenti e fondatori arrivano da quell?esperienza) una ong, il Cric (Centro regionale di intervento per la cooperazione, fondata a Reggio Calabria nel 1983).
Il perno su cui ruota l?attività dell?associazione è il ?viaggio? inteso come metafora di esperienza, conoscenza, coscienza, incontro e possibile trasformazione. Insomma viaggiare per turismo senza dimenticare nulla, ed è quello che viene proposto da aprile a chi voglia aderire alle proposte di viaggio. «I nostri viaggi», spiega Gabriele Ciapparella, il referente per la zona di Milano dell?associazione che ha un punto di riferimento anche a Bergamo, «si muovono verso destinazioni dove ci sono ong e cooperanti del Cric. Le prime destinazioni che abbiamo individuato sono state l?Andalusia, il Nicaragua, il Montenegro, la Macedonia e l?Ecuador (dove è in programma un viaggio alla fine di ottobre)». Macedonia e Montenegro sono state poi escluse per problemi di sicurezza. «Per noi le vacanze possono essere eque e solidali», continua Ciapparella, che denuncia anche la necessità di creare un nuovo vocabolario per indicare questo modo di viaggiare rispettoso delle realtà locali. «Noi proponiamo viaggi che aiutino a prendere coscienza delle realtà locali, ma che siano anche delle vere vacanze con momenti di relax alla scoperta delle bellezze naturali e altri calati nelle comunità locali e questo lo si riesce a fare perché siamo in contatto con le ong i cooperanti e le cooperative che operano sul territorio», precisa.
Ma il viaggio di ?Sguardi oltre il confine? è anche un modo di raggiungere la consapevolezza delle relazioni positive e negative che legano il Nord e il Sud del mondo, il centro e la periferia. Insomma non nascondersi dietro a un dito in un villaggio turistico dove mangiare le stesse cose da New York allo Yucatan, conoscere le conseguenze del turismo tradizionale sulle economie dei Paesi in via di sviluppo, e il fatto che troppo spesso la cultura locale viene vista come mero spettacolo folkloristico. Mentre l?associazione punta a creare un vero incontro tra il turista e la cultura locale. Ed è anche un turismo solidale, visto che a ogni partecipante viene chiesto, oltre alla quota per viaggio, vitto e alloggio, di lasciare 40 dollari che vengono destinati a un progetto locale di solidarietà conosciuto nel corso della vacanza. Sono gli stessi turisti-viaggiatori a decidere a quale delle esperienze conosciute devolvere la cifra.
«I nostri viaggi», conclude Gabriele Ciapparella, «vengono preparati anche attraverso degli incontri che servono sia a presentare le settimane di permanenza sia a conoscere i luoghi, e persone e le esperienze che si incontreranno». L?associazione, che tra i suoi itinerari prevede anche il Messico, non organizza solo viaggi, ma anche incontri e seminari residenziali sulle problematiche e i temi del rapporto tra Nord e Sud del mondo.

Associazione culturale sguardi oltre il confine
Indirizzo: via Morigi, 8 – 20123 Milano
Telefono: 02.86984342 (anche fax)
Email: sguardioltreilconfine@yahoo.it

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.